Commissione cultura, l'indicazione di Sumaya divisiva
La decisione di nominare la consigliera Sumaya Qader presidente della commissione cultura è una scelta sbagliata
Sgombriamo da subito il tavolo da equivoci: non si tratta di razzismo, filoleghismo o islamofobia. La decisione di nominare la consigliera Sumaya Qader presidente della commissione cultura è una scelta sbagliata per quello che mediaticamente rappresenta ed ha sempre rappresentato questa commissione. Nulla da eccepire se fosse stata indicata anche per la richiestissima commissione urbanistica, ma la cultura proprio no. Milano è una città aperta, dove la cultura vive momenti esaltanti. E' la città di Paolo Grassi, di Giorgio Strelher, della Scala, del Piccolo Teatro e di altre importanti strutture artistiche, dove attori, cantanti, ballerini, poeti, scrittori pittori esprimono il loro estro. Città aperta e non divisiva. L' indicazione di Sumaya sarebbe stata divisiva, rappresentando una minoranza della minoranza della città ed avendo espresso sul piano internazionale posizioni discutibili. Oltrettutto una scelta di partito che spacca non unisce e disorienta i laici.
Roberto Caputo
( ex assessore Comune di Milano ed ex presidente consiglio provinciale)