Como, irruzione nakiskin contro i volontari pro migranti. VIDEO
Un gruppo di estremisti di destra fa irruzione durante una assemblea della rete "Como senza frontiere"
Como, un gruppo di skinhead fa irruzione durante una assemblea delle associazioni pro migranti
Irruzione di un gruppo di estremisti di destra, appartenenti all'associazione Veneto fronte skinhead, durante l'assemblea della rete di associazioni Como senza frontiere, che unisce decine di realtà a sostegno dei migranti, che si stava tenendo al chiostrino di Santa Eufemia di Como. GUARDA IL VIDEO
I fatti sono stati denunciati dalla federazione provinciale di Rifondazione comunista, che ha anche diffuso un video pubblicato sul canale di Ecoinformazione Arci: “Un gruppo di fascisti ha fatto irruzione e ha obbligato la platea all’ascolto della lettura di un volantino delirante sul tema della cosiddetta invasione. Da tempo denunciamo una pericolosissima deriva di stampo fascista a Como, in Lombardia, in Italia ed in Europa e purtroppo spessissimo sottovalutata dalle istituzioni”. Dopo aver letto il comunicato, gli skinhead se ne sono andati sotto lo sguardo incredulo dei partecipanti.
“Hanno cercato di intimidirci ma non ci sono riusciti – è il commento della portavoce di Como senza frontiere Annamaria Francescato, riportata da QuiComo – Abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà che confortano il nostro operato. Di certo non cambieremo nulla rispetto alle nostre attività e continueremo la nostra battaglia antifascista".
Carla Nespolo, presidente dell'Anpi nazionale: "E' intollerabile che un gruppo di chiara ispirazione neofascista interrompa una pacifica riunione per declamare uno sproloquio razzista. Questo ennesimo e vergognoso episodio, come anche la vicenda del corso di formazione per avvocati a Verona presentato dal presidente di un'associazione che si richiama al nazismo, impone una reazione politico-istituzionale immediata e strutturale. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell'Interno".
Bussolati: "Questo è squadrismo fascista"
Commenta l'episodio anche Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd Milano: "Ci sono parole che fa paura perfino evocare. Ma se non chiamiamo le cose con il loro nome non saremo forti abbastanza. Fare incursione durante una riunione e obbligare le persone presenti ad ascoltare la lettura di un volantino delirante sulla presunta invasione è squadrismo fascista. E dobbiamo dirlo forte e chiaro. Per questi signori, per i loro messaggi e le loro azioni fasciste, in democrazia non c’è spazio. Non ci lasceremo intimorire, ma anzi moltiplicheremo gli sforzi per promuovere una cultura e delle politiche antifasciste e antirazziste, e impedire che simili episodi possano accadere ancora".