Milano
Comunali: a Milano Albertini prende 24 ore, centrodestra in attesa

Albertini spiega di essersi preso del tempo per "essere sicuro che ci sia tutta la convinzione possibile Sono più per il no"
Comunali: a Milano Albertini prende 24 ore, centrodestra in attesa
La scacchiera delle candidature milanesi si potrebbe riempire domani, sabato mattina, quando e' attesa la decisione di Gabriele Albertini che sciogliera' la riserva: se correre per il centrodestra o "tornare all'orticello' come aveva detto. Anche se al momento il diretto interessato propende piu' per il 'no': "al 51%". Certo la coalizione, con Matteo Salvini in testa, non poteva fare di piu' per convincerlo a candidarsi, sfidando Beppe Sala, che tenta il bis. Un elogio continuo da tutti e tre i partiti, con la ciliegina sulla torta: la telefonata ieri di Giorgia Meloni che ha, come ha riferito lo stesso Albertini "ha avuto un significato particolare. Ci siamo chiariti, e' stata una gradevole telefonata".
Dunque adesso i 3 leader, della Lega, Fi e FdI sono concordi sul fatto che lui sarebbe il candidato ideale. Era questa la 'precondizione' necessaria per qualsiasi riflessione. Oggi, se ne andra' "a una colazione, da un amico nel lodigiano", raccogliera' "le ultime idee". E poi passera' il resto della giornata con sua moglie. E' questo l'ultimo "vincolo" rimasto, quello "interno, il piu' forte e significativo. Che e' quello che avevo scritto nella lettera (quella del 6 maggio nella quale annunciava che rinunciava a candidarsi, ndr)", e cioe' i motivi familiari, la forte contrarieta' della moglie a un suo ritorno in campo. "Mia moglie rimasta salda sul 'no' anche vedendo che negli ultimi giorni la mia faccia sta diventando verde milanese" aveva detto precisando "Non mi metto dietro la mia mogliettina ma sono argomenti che vanno condivisi".
Dunque, "Adesso devo mettere d'accordo le due parti del mio cervello, quella dell'emotivita' e quella della razionalita'". Manca poco. Il centrodestra aspetta e ribadisce con forza il suo sostegno: su Albertini "siamo tutti d'accordo" ha detto ancora questa mattina, Salvini. Il piano B della coalizione, in caso di forfait dell'ex sindaco e' incerto: la Lega potrebbe rivendicare la sua leadership e puntare su un 'suo' candidato. Gli azzurri invece hanno sempre accarezzato l'idea di schierare l'ex ministro e presidente di Noi con L'Italia, Maurizio Lupi, mentre FdI preferirebbe un nome civico come quello di Riccardo Ruggiero, ex ad Telecom. Quest'ultimo conosce gia' Beppe Sala, dai tempi in cui lavoravano insieme, anzi per dirla tutta Ruggiero era il 'capo' di Sala in Telecom e si vociferava non si amassero molto. E il sindaco non lo nega: "Credo di averlo incontrato anche dopo, con atteggiamenti amichevoli da entrambe le parti". All'appello manca ancora il candidato dei Cinque Stelle, dopo che il movimento ha deciso di non appoggiare Sala, e scendere in campo con un suo 'sfidante'.
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