Milano

Comunali, Sala: con Parisi un consiglio comunale leghista

L'ex manager: "Quella fra me e Parisi è una sfida fra schieramenti"

«Quella fra me e Parisi è una sfida fra schieramenti e credo che quello che mi sostiene sia molto più omogeneo di quello che appoggia Parisi. È chiaro che Parisi vincerà se la Lega avrà un’esplosione e allora dovremo aspettarci un consiglio comunale a guida leghista». Così il candidato sindaco di Milano del centrosinistra, Beppe Sala, replica, sul numero di Chi in edicola da domani, all’affermazione del suo rivale, Stefano Parisi, sostenuto dal centrodestra, che aveva dichiarato in un’intervista pubblicata proprio da Chi: “Se vince Sala governa Renzi e quindi Roma”.

“Non ho ancora sentito Renzi dire una cosa su Milano”, replica Sala, “mentre le incursioni di Salvini nella campagna di Parisi sono settimanali, se non quotidiane. Ho fatto l’Expo lavorando con quattro diversi presidenti del Consiglio, due sindaci, due presidenti della Regione, un presidente della Provincia, eppure sono sempre stato autonomo e questa mia capacità è nei fatti”. Sui conti di Expo Sala precisa: «Nella grande Germania l’Expo di Hannover del 2000 chiuse con un buco di un miliardo, noi chiudiamo in leggero utile e questo fa capire che gli italiani fanno le cose per bene”.

Sulla casa in Svizzera che non ha dichiarato di possedere nell’autocertificazione per Expo, poi aggiunge: “Nel mio ruolo ci sono tante dichiarazioni che spesso ti fai fare dagli uffici e sottoscrivi senza prestarci molta attenzione. Però c’è stata una strumentalizzazione, perché ho sempre dichiarato tutti i miei beni allo Stato e ho pagato regolarmente le tasse: tutti sanno che ho una casa in montagna e una al mare, mentre a Milano vivo in affitto (…). Ho investito in queste due case di vacanza: una, quella in Svizzera, l’ho acquistata in un momento favorevole per chi comprava, visti i prezzi e il cambio. Me la sono goduta e, grazie alla rivalutazione, è stata anche un buon investimento. La casa al mare, a Zoagli, è il mio buen retiro e il luogo dove, dopo la mia eventuale esperienza come sindaco, vorrei andare a vivere”.







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