Comune di Milano affida "boschetto della droga" a Italia Nostra
Via alla riqualificazione del boschetto della droga di Rogoredo, l'area verde abbandonata diventata una delle piazze più importanti dello spaccio di droga
Comune di Milano affida "boschetto della droga" a Italia Nostra
Via alla riqualificazione del boschetto della droga di Rogoredo, l'area verde abbandonata diventata una delle piazze più importanti dello spaccio di droga: 950mila euro per dare nuova vita alla zona
Il "boschetto della droga" di Rogoredo, un'area abbandonata di 65 ettari frequentata oggi solo da spacciatori e loro clienti, è stato affidato per cinque anni dal Comune a Italia Nostra, associazione che in passato a recuperato terreni simili trasformandoli nel Bosco in città e nel Parco delle cave. L'associazione riceverà un compenso complessivo di 950.000 euro e ha concordato con Palazzo Marino una serie di interventi di breve e lungo termine.
Tra le priorità c'è la realizzazione di tragitti carrabili per la sorveglianza e le operazioni agro-forestali. Poi verranno riqualificate e valorizzate le potenzialità naturalistiche dell'area, compresa la zona umida, e verranno definiti collegamenti ciclo-pedonali e di servizio con altre zone vicine come Chiaravelle e il Parco della Vettabbia. Punto chiave sarà il coinvolgimento della cittadinanza, a partire da un primo evento in programma a settembre, che prevede un pranzo e una campagna di pulizia con volontari con l'aiuto di Legambiente. "Auspico che passo dopo passo quest'area diventi fruibile e visitabile. Per questo abbiamo pensato al coinvolgimento di un pubblico diverso da quello di altre aree verdi, come quello degli appassionati di mountain bike o quello di chi ama far volare i droni, attività che qui sarà permessa. Siamo convinti che questo luogo possa pian piano essere recuperato" ha commentato l'assessore all'Urbanistica, Pierfrencesco Maran. L'assessore ha evidenziato che l'esborso al metro quadrato per il Comune è, in questo caso, "meno di quanto spendiamo di solito per la cura del verde". "Affrontiamo questa sfida - ha ammesso Luisa Toeschi, presidente di Italia Nostra Milano Nord - con un po' di preoccupazione e timore, ma ci sembra il corollario di quanto abbiamo fatto per i parchi di Milano da tanti anni. Un po' di esperienza l'abbiamo assimilata visto che se sommiamo i 120 ettari del Bosco in città, i 125 del Parco della cave e i 65 di quest'area a Rogoredo si arriva a una superficie analoga a quella di Central Park". La giunta comunale ha inoltre deciso di affidare con un bando per uso temporaneo fino a sei anni alcuni fabbricati acquisiti di recente dopo un lungo contenzioso nella vicina area di Porto di mare. L'obiettivo è quello, in attesa di concludere l'iter per la destinazione definitiva dell'area, di rivitalizzare il territorio creando le condizioni per l'insediamento di nuove attività produttive, sociali e sportive.