Milano
Comune di Milano contro l'"election day". Maroni: "Hanno paura di perdere"

I capigruppo di Pd, Noi Milano, InsiemeXMilano, lista Sala e Milano in Comune firmano una mozione contro l'election day in cui accorpare Regionali e Politiche
Regionali e Politiche, Comune di Milano contro l'"election day"
Regionali e Politiche in un unico giorno? Da Palazzo Marino giunge il "no" all'election day. La maggioranza in consiglio comunale, assieme a Basilio Rizzo di "Milano in Comune", chiede infatti al sindaco Beppe Sala ed alla Giunta che si facciano portavoce presso il governo per tenere separate le due elezioni.
Il documento è firmato dai capigruppo Franco D’Alfonso (lista Sala), Filippo Barberis per il Partito democratico, Elisabetta Strada (Noi Milano), Anita Pirovano per i pisapiani e Basilio Rizzo (Milano in Comune). Tutti uniti contro l'election day.
"Election Day del 2013 fu eccezione"
"Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni chiede che con le prossime elezioni politiche si voti, nello stesso giorno, per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta della Regione Lombardia. Per soddisfare la richiesta del presidente lombardo sarebbe necessario un decreto del Governo che deroghi alla lettera ed allo spirito della legislazione vigente, permettendo lo svolgimento di un cosiddetto “election day”, quello che è stato reso possibile solo in via eccezionale in occasione del contemporaneo scioglimento anticipato tanto del Parlamento quanto della Regione Lombardia nel febbraio del 2013 - recita il documento - La motivazione del risparmio e dell'evitare la doppia chiamata alle urne, tenuta in nessun conto nel recente referendum regionale sull'autonomia, non può far premio sulle ragioni di opportunità politica e di tutela della possibilità di libera e corretta espressione del voto, che sono alla base della normativa in vigore sin dalla costituzione delle Regioni, che permette l'abbinamento delle elezioni regionali solo con le amministrative comunali e provinciali e non con le elezioni politiche nazionali ed europee".
"Sovrapporre i due momenti creerebbe difficoltà agli elettori"
Niente election day quindi: "Sovrapporre i due momenti elettorali creerebbe inoltre gravi difficoltà agli elettori, se possibile ancor più confusi da differenti sistemi elettorali (con una legge elettorale di Camera e Senato alla sua prima applicazione); non aiuterebbe la dialettica politica che nei territori può avere articolazioni diverse da quella nazionale; soprattutto, riproporrebbe una subalternità politica e istituzionale delle Regioni, muovendosi in direzione diametralmente opposta alla rivendicazione autonomista che aveva raccolto il consenso della stragrande maggioranza degli elettori che si erano recati alle urne il 22 ottobre scorso.
Rispettare l’autonomia delle Regioni vuol dire rispettare la distinzione e la specificità del confronto elettorale che determinerà i futuri governi regionali, senza fagocitarne ragioni, programmi e progetti in uno scontro politico nazionale sul quale prevedibilmente la tematica dei territori e del riassetto delle autonomie troverebbe poco spazio e sarebbe strumento di polemica e non elemento di confronto politico. La prima autonomia di un organismo elettivo è proprio quella politica. Il Consiglio comunale invita il Sindaco a farsi portavoce presso il Governo della richiesta di non procedere alla emissione di un decreto di deroga ed a mantenere turni distinti di votazione per elezioni regionali e nazionali".
Maroni: "Idea strampalata, hanno paura di perdere"
"I partiti del centrosinistra lombardo non vogliono l'election day nel 2018: sperano che separare le elezioni politiche dalle regionali porti vantaggi elettorali ai loro candidati. E' un'idea strampalata, per almeno tre buone ragioni: l'election day c'e' gia' stato in Lombardia nel 2013, con grande soddisfazione degli elettori; non fare l'election day costerebbe alla Regione oltre 30 milioni in piu'; pensare di far votare i cittadini lombardi 3 volte in 3 mesi (elezioni politiche, elezioni regionali, elezioni amministrative) e' pura follia". Lo scrive, sul suo profilo Facebook, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando la decisione del centrosinistra in Comune a Milano di presentare in Consiglio comunale una mozione che invita il sindaco a chiedere al Governo di non procedere con l'election day tra elezioni regionali e politiche. "Nel centrosinistra lombardo (e non solo) regna sovrana la paura di perdere le elezioni, lo capisco - prosegue Maroni nel suo post -, ma piegare le istituzioni ai bassi interessi di partito non e' mai un buon esercizio di democrazia".