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Comune di Milano istituisce registro richiedenti asilo

Comune di Milano istituisce registro richiedenti asilo

Il Comune di Milano ha annunciato che istituira' un registro per i richiedenti asilo, con l'obiettivo di tutelare quei migranti che, per effetto del decreto Salvini, non potranno piu' iscriversi all'anagrafe cittadina.

L'amministrazione comunale potrà così conoscere i richiedenti asilo domiciliati a Milano, mettere a disposizione questi dati a tutti gli enti interessati (come Inps, Ats, strutture sanitarie, scuole) in modo da facilitare l'accesso ai servizi a cui hanno diritto.

"Vogliamo offrire un supporto pur nel rispetto della legge", ha commentato l'assessore ai Servizi civili, Roberta Cocco. L'assessore alla Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino ha invece invitato la Prefettura di Milano affinchè "non applichi la legge Salvini nella parte relativa alla cessazione dei percorsi di accoglienza gia' in corso e non mandi le persone per strada".

Stando ai dati in possesso del Comune, sarebbero gia' 103 i migranti che si sono visti rifiutare la richiesta di iscrizione anagrafica. Sempre per attutire gli effetti del decreto Sicurezza, Palazzo Marino si impegnerà in una rete civica per l'integrazione al fine di intercettare chi vive per strada perché ha perso il diritto all'accoglienza nei centri alla luce del cambiamento della legislazione in materia di immigrazione. I servizi comunali con sede in via Scaldasole offriranno consulenza legale a chi ne ha bisogno.

"A noi interessa una tutela di queste persone, stiamo parlando di richiedenti asilo, una tutela minima sulla sanita' perche' se vanno in un pronto soccorso non ci siano troppe storie", ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala. "Bisognerebbe fare rapidamente, quindi con l'assessore Majorino discutevamo della possibilita' di fare un registro sperimentale poi, nel momento in cui funziona, troveremo le formule per renderlo piu' solido e duraturo", ha aggiunto poi. Secondo il sindaco il registro potrebbe aiutare i richiedenti asilo ad avere meno problemi se trovano un lavoro. "Credo che i milanesi sarebbero ben contenti se ci fosse un momento di integrazione tramite il lavoro", ha concluso il sindaco. 

Non sono tardate le polemiche sul provvedimento. "Majorino e il Pd mettono il Comune di Milano nelle condizioni di essere la prima amministrazione ad essere accusata di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina", ha affarmato il capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Alessandro Morelli. "E' utile dichiararlo pubblicamente perche' i milanesi abbiano conferma che i soldi delle loro tasse sono spesi per permettere di rimanere a persone che non hanno il diritto di stare in Italia", ha aggiunto poi Morelli.

"Urge sicuramente attivare i centri per il rimpatrio e le procedure di espulsione non utilizzare l'anagrafe per fare propaganda", ha invece dichiarato il capogruppo di Forza Italia in Comune, Fabrizio De Pasquale.

D'accordo invece il Movimento 5 stelle, "ma solo se il Comune lo vuole fare per aiutare davvero le persone e non solo per andare contro il governo", ha sottolineato il consigliere pentastellato, Gianluca Corrado.

Il capogruppo del PD a Palazzo Marino, Filippo Barberis, difende infine la linea adottata dall'amministrazione dal momento che ritiene che il registro sarà uno strumento "per contrastare gli effetti piu' pericolosi del decreto Sicurezza che condanna all'invisibilita' migliaia di richiedenti asilo".

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