Milano

Comune di Milano, polemica Pd-FI: "Centrodestra a mezzo servizio"

Palazzo Marino, Filippo Barberis (Pd) attacca: "Metà dei consiglieri di centrodestra ha un doppio incarico". Replica Comazzi (FI): "Dem commissariati da Sala"

Comune di Milano, polemica Pd-FI: "Centrodestra a mezzo servizio"

Botta e risposta tra il capogruppo Pd a Palazzo Marino Filippo Barberis e il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi.

"Centrodestra e mezzo servizio", ha denunciato con una nota il Dem facendo notare che con l'ingresso ieri di Riccardo De Corato "sono sette su quindici i consiglieri di centrodestra ad avere un doppio incarico - parlamentari, europarlamentari, consiglieri e adesso anche assessori regionali - con inevitabili conseguenze negative in termini di presenza e operativita' in Consiglio e nelle commissioni". "Piu' che un luogo di lavoro il Consiglio si riduce cosi' ad una semplice tribuna dalla quale fare qualche estemporaneo intervento. Una rappresentazione molto concreta dell'idea di impegno del centrodestra a servizio della citta' a differenza della maggioranza dove nessun consigliere ha doppi incarichi", conclude Barberis.

"Anziche' contare gli incarichi dei consiglieri d'opposizione il capogruppo Barberis farebbe meglio a riflettere sull'operativita' dei suoi. Non e' un segreto che il sindaco abbia commissariato i suoi consiglieri di maggioranza, deputati a schiacciare un pulsante per ratificare decisioni gia' prese in sede di giunta". Cosi' ha replicato Comazzi. "Il gruppo di Forza Italia ha sempre dimostrato grande attivismo: ricordo, per citare uno dei casi piu' recenti, che e' proprio grazie alla nostra battaglia in Consiglio che il Comune ha fatto dietrofront su Area B e Area C. - ha aggiunto - Sull'operato di questa amministrazione sarebbe meglio stendere un velo pietoso: aumento delle tasse, mancati controlli sul numero di monopattini elettrici presenti in citta', una mobilita' da far venire i brividi e periferie sempre piu' degradate e insicure. Se questi sono i risultati sarebbe meglio che i consiglieri di maggioranza rinunciassero all'unico incarico che ricoprono".







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