Milano

Comune, protesta cdx davanti Palazzo Marino: "Basta Consigli in pantofole"

I consiglieri comunali di centrodestra si sono collegati da piazza Scala per protestare e chiedere che il consiglio torni a lavorare in presenza

Comune, protesta cdx davanti Palazzo Marino: "Basta Consigli in pantofole"

Come riporta Mianews, slogan e proteste hanno aperto la seduta del Consiglio comunale di questo pomeriggio in videoconferenza. Alcuni consiglieri comunali di centrodestra si sono collegati da piazza Scala, davanti a palazzo Marino, per protestare e chiedere che il consiglio torni a lavorare in presenza. I consiglieri sono intervenuti durante l'appello, a microfoni aperti, mostrando cartelli e urlando lo slogan: 'Rispettate i milanesi. Basta consigli i pantofole'. La protesta è stata 'silenziata' subito dopo il termine dell'appello per conteggiare le presenze, spegnendo i microfoni di tutti i consiglieri. In precedenza i consiglieri si era incatenati e mostrato cartelli con scritto 'consigliere comunale disconnesso'. Alla protesta hanno preso parte i consiglieri della Lega, Laura Molteni e Gabriele Abbiati, gli esponenti di Fdi Andrea Mascaretti e Riccardo De Corato, i consiglieri di Fi Fabrizio De Pasquale e Alessandro De Chirico.

“Rispettate i milanesi, basta consigli in pantofole”, “Consiglio comunale disconnesso”: questi alcuni degli slogan mostrati dai consiglieri di opposizione durante la manifestazione contro i Consigli comunali in remoto. I consiglieri di centrodestra si sono incatenati simbolicamente tra loro fuori da Palazzo Marino per protestare e chiedere che i consigli comunali tornino a riunirsi in presenza. “Forza Italia protesta oggi davanti Palazzo Marino perché ormai è quasi un anno che siamo obbligati a svolgere i consigli comunali esclusivamente online”, spiega il capogruppo Fabrizio De Pasquale. “Questo depotenzia molto il nostro ruolo non ci contente di ascoltare le proteste di tanti cittadini che vengono qua a segnalare i loro problemi e non è giustificato dalle motivazioni della sicurezza sanitaria. Infatti sia il Parlamento che il Consiglio regionale della Lombardia si riuniscono ormai con modalità in presenza. Il divieto di poterci riunire a Palazzo Marino è esclusivamente motivato dalla volontà del Sindaco Sala e della sua maggioranza di avere una modalità più facile per evitare di ascoltare le nostre proposte - afferma De Pasquale -. Per altro questo è profondamente ingiusto nel momento in cui la maggior parte dei lavoratori delle strutture pubbliche di Milano lavora in presenza, non si capisce perché i rappresentanti degli elettori milanesi debbano sfuggire a questo dovere”.Andrea Mascaretti di Fratelli d’Italia aggiunge: “Sono mesi che chiediamo di poter rientrare in aula in sicurezza a fare i consigli comunali. Fuori dall’aula, dietro un computer è veramente difficile portare avanti le istanze dei cittadini milanesi, perché basta un click e ci tolgono la parola. In aula invece possiamo far sentire la voce dei cittadini, l’opposizione deve vigilare sull’attività del Comune. Credo ci siano gli elementi per farci rientrare in sicurezza, non capiamo perché si possa andare al ristorante, sui mezzi pubblici, a lavorare da qualsiasi parte, ma non in Consiglio Comunale”.







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