Con Orlando, Balzani in campo: "Pisapia premier? Bella suggestione"
Francesca Balzani, ex vicesindaco di Milano, torna in campo dopo un anno lontano dai riflettori, a fianco di Andrea Orlando. L'intervista
di Fabio Massa
Francesca Balzani è stata l'assessore al Bilancio del Comune di Milano. La candidata alle primarie per diventare sindaco. Ma anche la relatrice del bilancio europeo. Dopo un anno di silenzio, "di lavoro", sottolinea lei, torna in campo con Andrea Orlando. "Lo sostengo volentieri perché non sono donna di correnti ma ho sostenuto sempre con generosità persone e progetti in cui credo", spiega in una intervista ad Affaritaliani.it. LEGGI L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO
Francesca Balzani, secondo il Corriere nella culla del renzismo, laddove il sì vince, da dove Renzi vuole ripartire, Orlando è però in vantaggio a livello di rappresentanza nelle istituzioni.
Non mi stupisce perché Orlando incarna molto bene il sano e costruttivo pragmatismo milanese. E' un uomo serio che lavora, non promette cose che non può fare. Molto in sintonia con questa città, devo dire. Ed è ovviamente ricambiato.
Lei Orlando lo conosce da anni. Avrà un ruolo definito?
No, ho deciso di impegnarmi per lui perché non sono mai stata donna di correnti ma ho sempre sostenuto con generosità le persone e i progetti in cui credo. Orlando è una persona che sa ascoltare e che unisce, un bene prezioso in questi tempi e il suo progetto tiene dentro tante cose importanti per il nostro futuro. Penso ai grandi temi della giustizia sociale e dell'ambiente.
Uno dei suoi sfidanti alle primarie ed ex collega di giunta, Pierfrancesco Majorino, ha proposto Orlando segretario e Pisapia premier. Come la vede?
Mi sembra una bella suggestione. Entrambi rappresentano quella sinistra responsabile che ha la voglia di mettere la faccia sulle responsabilità di governo. Una sinistra che è concreta e che ha dimostrato di saper fare.
Ma perché no a Renzi? E' stato un così malvagio segretario e premier?
Non ho mai parlato male di Matteo Renzi. Mai. Anzi, devo dire che ha un grande talento. Trovo piuttosto che sia vittima di questo talento perché alla fine si è troppo spesso trovato circondato da persone che avevano l'attitudine a prendere e non a dare. Persone pronte, troppo spesso, solo a farsi trascinare dalla sua forza. Ha dato a tanti e ho l'impressione che abbia ricevuto poco.
Parliamo di Beppe Sala, il vincitore delle primarie e l'attuale sindaco. Ci spera che alla fine voterà Orlando?
Non so se alla fine si esprimerà. Ha un ruolo istituzionale importante. Senz'altro seguirà la vicenda congressuale, perché è importante ma alla fine secondo me Sala non si esprimerà in questa partita.
Manca solo Emiliano: pare abbia scelto Penati come coordinatore. Che cosa ne pensa?
Filippo Penati ha una esperienza politica molto radicata sul territorio lombardo. Non sarà facile per lui sostenere la candidatura di Emiliano.
Una domanda personale: è contenta dell'ultimo anno della sua vita?
Si. E' stato bello tutto. E' stata una bella esperienza la sfida delle primarie. L'ho vissuta senza risparmiarmi e senza riserve. E poi sono contenta perché a Milano ha vinto il centrosinistra in un momento politico delicato. E' stata una vittoria importante perché in Italia ci sono state pesanti sconfitte in quella tornata elettorale per il centrosinistra. Poi sono tornata a fare un lavoro che amo molto. E adesso, con passione, do una mano a un candidato nel quale credo.
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