Milano
Con Rozza/ La volete sbianchettata? Ditelo chiaro e non fate gli ipocriti
di Fabio Massa
Pur non volendo scendere, a posteriori, sul fatto in sè per sè (ovvero su quel rullo di vernice bianca tirato, in modo orizzontalmente perfetto, sulla portiera di una vettura parcheggiata in conclamato divieto di sosta), stimolato dagli amici di I Hate Milano (la rubrica satirica di Affaritaliani.it Milano), vorrei dire la mia sulla questione di Carmela Rozza. Meglio direi, non sul merito, ma sulle reazioni, che sono una vera e propria summa di quanto sia incoerente questo Paese.
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Mirko Mazzali è il capogruppo di Sel. Persona non degna, ma degnissima. Simpatico, preparato, politicamente accorto. Dopo la foto di Carmela Rozza che “dipinge” l’autovettura scrive su Facebook, ampiamente ripreso dai giornali: “O pulisci o sporchi, o sei di sinistra o sei di destra, o sei per la panna o per il cioccolato, o sei per il mare o sei per la montagna , o sei di governo o sei di opposizione, o sei in campagna elettorale o non lo sei …..però se sei una persona che amministra non puoi farti giustizia da te, infliggendo sanzioni ….proprio mai.” Questo il politico Mazzali. Che però, da avvocato, difende i centri sociali. Che quando arrivano le cariche della polizia non è che ci mettono molto a prendere le auto e a ficcarle in mezzo alla strada per impedire il sopraggiungere di altre camionette. Del resto, il sistema è ben rodato: arriva dagli anni ’70. Un po’ gli stessi anni in cui praticamente mezza politica milanese, quella che ha dato le carte per un bel po’ di anni, in maggioranza o in opposizione (come Basilio Rizzo), faceva più o meno le stesse cose per “rivoluzione contro il sistema”. Facciamo così: Carmela Rozza ha chiesto scusa. Se chiedete scusa anche voi facciamo pari e patta. E secondo me Carmela è pure contenta, da vecchia socialista riformista visceralmente anti-contestatrice.
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Un sacco di persone (compresi gli amici di I Hate Milano) guardano con favore, giustamente e legittimamente, i writers. L’ultima vera arte a disposizione dei muri delle città. Ridipingono i colori sul grigio. E - quindi - quando Carmela Rozza ha deciso di imitarli, dando un po’ di colore bianco su una portiera grigia, non hanno perso un secondo, chiedendo non solo le dimissioni (per 20 giorni di mandato, capirai che problema) ma soprattutto la non ricandidatura. Il problema è che Carmela stava facendo, appunto, esattamente quello che fanno loro: si ribellano al grigiore con una pennellata di colore. Si ribellano a un sistema ingiusto (che consente a un imbecille comune di parcheggiare dove non si può e non si deve)
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Occorre il coraggio di dirselo chiaro. Qualcuno, come Luca Beltrami Gadola, ha scritto in giro su Facebook che la Rozza doveva dimettersi per la sua incapacità da assessora, oltre che per la rullata assassina. Altri, corifei speranzosi di un certo mondo majoriniano, hanno sostenuto nella necessità di silurarla senza pietà e per sempre. Allora diciamocelo chiaro: c’è un mondo che Carmela Rozza la vorrebbe vedere sulla luna, a dipingere le auto degli alieni. Un mondo che l’altro ieri rovesciava le auto, che oggi inneggia ai writers. Un mondo che però dovrebbe trovare la sua coerenza, tra pugno chiuso, falce e martello e un sostegno a un governo, quello di Renzi, che con quella storia ha voluto marcare una cesura netta.
PS. Dopo tutto questo, evitate di rullare sulle auto altrui. Neppure con la vernice lavabile. Sia mai che poi vi rimanga qualche macchia e vi spostino giù in lista di due o tre posizioni, come nei gran premi.
@FabioAMassa