Milano
Concessionaria Brianza, auto pagate mai arrivate. Romani jr: "Io danneggiato"
Monza, l'auto con lo sponsor non arriva: beffate un centinaio di persone. Le telecamere di Striscia e la posizione di Federico Romani, figlio dell'ex ministro
Brianza, la maxibeffa del concessionario: auto pagate e mai consegnate
Auto pagate ma mai consegnate, o consegnate in ritardo con problemi riguardanti la documentazione. Si parla dell'Autosalone Antonini di Varedo, in Brianza, finito al centro di uno scandalo che ha richiamato anche la telecamere di Striscia la Notizia, allertate da alcune delle persone coinvolte. Si tratta di almeno un centinaio di clienti su tutte le furie per aver pagato senza ricevere la vettura scelta, che si sono rivolti a carabinieri, guardia di finanza e polizia stradale. Eppure, dicono in molti, fino a poco tempo fa il rivenditore godeva di buona fama. Poi sono iniziati i problemi.
Tra le persone finite in questa strana rete ci sono in particolare quanti hanno accettato la proposta di una speciale promozione: acquistare una autovettura sponsorizzata, con loghi pubblicitari sulle portiere in cambio di forti sconti sul costo dell'acquisto. Questo attraverso la stipula di un secondo contratto con una ulteriore società. Ma delle auto, già pagate, per gli acquirenti nemmeno l'ombra.
"Non siamo truffatori, siamo qui a lavorare e a cercare di sanare tutte le situazioni, che sono semplici ritardi e problematiche", hanno replicato i responsabili dell'autosalone, come riporta il Giorno.it
Ma nonostante le rassicurazioni in molti si sono già rivolti alle autorità sporgendo denuncia, anche se si tratta di una trafila complessa visto che il salone in oggetto è a conduzione famigliare e dietro ci sarebbero tre aziende fallite. L’ultima - riporta sempre il Giorno - è stata dichiarata fallita dal tribunale di Monza nell’ottobre del 2017. Il curatore fallimentare sta mettendo insieme tutti i creditori, per un buco che supererebbe di molto il milione di euro, anche nei confronti del fisco.
Va anche detto che ci sono anche dei "fortunati" che l'auto l'hanno ricevuta, ma "sprovvista di garanzia che ad oggi non è mai stata attivata, inoltre al momento del ritiro la macchina non era coperta di revisione prevista da legge. Aggiungo che a causa dei numerosi e ripetuti problemi meccanici sono rimasto a piedi per diverso tempo, sprecando anche giornate di lavoro", spiega uno degli acquirenti.
I clienti stanno tentando di fare un'azione comune per essere più forti e ottenre i soldi indietro o, in alternativa, la macchina comprata. "Nel servizio di Striscia la Notizia si vedono circa 10 persone – afferma l’azienda – e di quelle, 8 hanno già ricevuto l’auto. Rassicuriamo tutti i clienti che stiamo producendo il massimo sforzo per sistemare tutte le situazioni. Non c’è bisogno di creare allarmismo".
Il "giallo" del ruolo di Federico Romani, figlio dell'ex ministro Paolo: "Non c'entro nulla, sono danneggiato anche io e ho denunciato tutto"
A rendere ancora più controversa la vicenda, è quanto riportato oggi dal Giornale di Monza, settimanale del gruppo Netweek, secondo il quale dal 27 gennaio 2016 all'ottobre 2017 l'amministratore unico di A2 Car srl, società incaricata della stipula dei contratti con i clienti di Autosalone Antonini, sarebbe stato Federico Romani, figlio dell'ex ministro Paolo Romani, ex consigliere provinciale di Monza e Brianza di Forza Italia con ottime chance di divenire consigliere regionale essendo il primo dei non eletti alle spalle di Fabrizio Sala, in predicato di essere nominato assessore. Contattato dal Giornale di Monza, Federico Romani si è dichiarato estraneo alle contestazioni e si considera anzi danneggiato: "Non so nulla, la questione è in mano ai miei legali, per me è un danno di immagine in tutti i sensi. Non c'entro niente con questa situazione, io ero in un'altra società che non c'entra nulla. Appena ho avuto sentore di qualcosa ho denunciato tutto. Non posso dire altro perchè stanno trattando la questione i miei legali".