Milano

Confimi: lo smart working per agevolare un nuovo mercato del lavoro europeo

Di smart working si parlerà il 26 novembre a Bergamo il workshop “Relazioni industriali e Dialogo Sociale per un’Economia e Società 4.0”

(IMPRESE-LAVORO.COM) - Bergamo - Rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, delle organizzazioni datoriali e sindacali, professionisti e studiosi interessati al progetto, insieme per un’analisi in prospettiva comparata e internazionale. “Relazioni industriali e Dialogo Sociale per un’Economia e Società “4.0” - Un focus sulle competenze digitali e il lavoro da remoto” è il titolo del workshop organizzato nell’ambito del progetto europeo IRESDES4.0, di cui Confimi Industria è lead partner, che si terrà venerdì prossimo, 26 novembre, a Bergamo (dalle 9.30 -12.30 nell’Auditorium di Piazza Libertà, Angolo via Norberto Duzioni).

“Non si deve sottovalutare la competizione nel mondo del lavoro, bisogna essere attrattivi verso i migliori talenti, e lo smart working è sicuramente una modalità per evitare “fughe di cervelli” e attrarre competenze – ha detto Domenico Galia, presidente di Confimi Industria Digitale - Occorre pensare a un mercato del lavoro europeo e questo non potrà evolversi se non si offriranno modelli di lavoro innovativi e flessibili”.

Il workshop si inserisce nella conferenza internazionale “Work and its Value. Interdisciplinary Reflections on an Ever-Changing Concept”, organizzata dalla Scuola di Alta Formazione in Lavoro e Relazioni Industriali ADAPT e dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Un’occasione importante anche per discutere e divulgare i risultati preliminari del progetto, con specifico riferimento al contesto italiano. Moderato da Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera esperta in cambiamenti del sistema produttivo e del lavoro, il workshop si aprirà con i saluti di benvenuto e l’introduzione all'evento a cura del presidente di Confimi Industria, Paolo Agnelli. Invitato ad intervenire anche Andrea Orlando - ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Sarà poi la volta degli interventi di Paolo Gubitta - direttore scientifico dell'Osservatorio Professioni Digitali e lavori ibridi dell'Università di Padova, di Stefania Marassi - senior lecturer e ricercatrice in Diritto del Lavoro Europeo, Università di Scienze Applicate dell'Aja, e di Stavroula Demetriades - senior research manager di Eurofound.

A seguire si entrerà nel vivo della descrizione dei risultati di progetto, a cura di Margherita Roiatti e Diletta Porcheddu - rispettivamente senior e junior researcher di Fondazione ADAPT. Le conclusioni saranno, invece, affidate a Sebastiano Toffaletti ­- segretario generale della European e Italian DIGITAL SME Alliance, a Cristiana Pauletti – referente per la formazione di FIM CISL Veneto ed a Domenico Galia, presidente di Confimi Industria Digitale.

Gli interventi dei relatori approfondiranno i temi del progetto, tra i quali i nuovi modelli organizzativi e i talenti digitali come abilitatori di innovazione per PMI, settori e territori; l’offerta e l’accesso alla formazione per sostenere l'innovazione (il ruolo delle parti sociali, la contrattazione collettiva e il contributo dei lavoratori alla competitività delle PMI); la digitalizzazione nel settore metalmeccanico. L’uso e lo sviluppo di competenze e tecnologie digitali, esaminando i più ampi effetti per la parità di genere; il valore del lavoro in processi produttivi sempre più digitalizzati: il rapporto "uomo-macchina" negli attuali contesti ad alta intensità tecnologica (ad esempio Internet of Things, il machine learning, i big data).

Una molteplicità di temi che si rispecchia anche nella composita natura del prestigioso partenariato di progetto, composto da Confimi Industria (capofila), FIM CISL Veneto, Associazione ADAPT ed European DIGITAL SME Alliance, con il supporto di Confimi Industria Digitale, Confimi Servizi e l'Associazione europea dei sindacati dei lavoratori (IndustriAll Europe).

Un progetto assai legato alle ultime evoluzioni del mondo del lavoro, accelerate dalla pandemia da COVID-19, che rendono ancora più attuale il suo obiettivo principale: comprendere le implicazioni della trasformazione digitale sui contratti collettivi di lavoro, con specifico riferimento al mondo delle PMI, perfezionando il dialogo sociale e la qualità delle condizioni di lavoro guidando le parti sociali, insieme ad altri stakeholder (es. governo, enti di formazione, agenzie per il lavoro pubbliche e private, organizzazioni sociali).

Al workshop, seguirà nel pomeriggio il First Expert Meeting in cui il panel degli esperti recentemente costituito attraverso una call europea, discuterà i risultati preliminari raccolti dall'attività di ricerca e dalle interviste con i rappresentanti delle aziende e dei lavoratori. Sarà un momento importante per facilitare lo scambio di conoscenze sul tema, e per verificare e validare i risultati iniziali della ricerca, confrontandoli con quanto sta accadendo nel contesto europeo e con le tendenze già in atto negli altri stati membri. Obiettivo del contributo degli esperti: produrre una serie di raccomandazioni per innovare i contratti collettivi di lavoro applicati nelle PMI, considerando le recenti significative innovazioni che il paradigma dell'industria 4.0 ha portato alle imprese, a cominciare proprio dal lavoro da remoto. L’evento è patrocinato da Comune e Camera di Commercio di Bergamo.

 

 







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