Milano

Conte: "A Milano M5S ha sbagliato" e chiede una legge speciale per la città

Il rimpianto dell'ex premier: "Non siamo riusciti ad ascoltare con sincera attenzione i bisogni dei cittadini milanesi e in particolare gli imprenditori"

Conte: "A Milano M5S ha sbagliato" e chiede una legge speciale per la città

"Dopo le sciagure provocate dal Covid, è ora che Milano e tutto il Nord tornino a correre, facendo da traino all'Italia anche nella sfida con le maggiori città europee, sfruttando al meglio l'occasione delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 aggiudicate all'Italia grazie al lavoro che ho fatto con il mio primo governo. Sarà necessario adottare una legge speciale per la città che le garantisca tutti gli strumenti per vincere la sfida senza divisioni, ma con l'ambizioso obiettivo di portare Milano e l'Italia al centro del mondo". Queste le parole dell'ex presidente del Consiglio e presidente del M5S, Giuseppe Conte in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera.

I quartieri più decentrati, sottolinea Conte, "devono però decisamente migliorare l'offerta dei servizi, alleggerendo le pressioni sul centro cittadino, perseguendo un'adeguata riqualificazione urbanistica. Il Movimento si è fortemente battuto per introdurre il Superbonus 110%: una misura che non solo ha rimesso in moto il settore delle costruzioni, ma che si sta rivelando utilissima per ammodernare le case dei cittadini e riscaldarle con minore impatto ambientale".

Per il presidente del M5S, "sarà importante inoltre pianificare la realizzazione di vertical farm nelle periferie per produrre cibo in maniera sostenibile nel prosieguo dell'eredità che Expo 2015 ha lasciato alla città, con l'ambizioso obiettivo di rendere Milano autosufficiente, a livello alimentare, per il 2050, dando priorità a quei duecentomila bambini che vivono in povertà nella metropoli, assicurando continuità alle politiche che abbiamo già messo in campo per contrastare la povertà educativa infantile".

Milano e il Nord Italia, rileva ancora, "rappresentano un tassello decisivo nel quadro della ripartenza che il nostro Paese si appresta ad affrontare. Questa città, che molto più di altre ha sofferto durante la pandemia, deve tornare al più presto al centro del progetto di ripresa economica, sociale e culturale dell'Italia. Il M5S ha sin qui conseguito, a Milano come nel resto del Settentrione, dei risultati per buona parte soddisfacenti, ma non propriamente brillanti". Di certo, aggiunge, "non siamo riusciti ad ascoltare con sincera attenzione i bisogni dei cittadini milanesi, delle varie fasce sociali e, in particolare, del ceto professionale e imprenditoriale. Anzi. Abbiamo pagato la diffusione dello stereotipo di un Movimento poco attento alle necessità del tessuto imprenditoriale e produttivo. Siamo stati schiacciati dall'immagine di una forza politica prevalentemente concentrata a recuperare il divario che il Meridione soffre rispetto al resto dell'Italia. Bene. Se queste sono le letture predominanti, vuol dire che il Movimento ha commesso degli errori. Con il nuovo corso porremo rimedio". 

 "La riforma del fisco, che governo e Parlamento dovranno affrontare nei prossimi mesi, è una sfida cardine per sostenere la crescita del paese: l'abolizione dell'Irap è un tassello fondamentale da cui partire per rendere le nostre imprese competitive a livello internazionale, proseguendo la strada che abbiamo già intrapresa dell'abbassamento del costo del lavoro, il famoso cuneo fiscale". Spiega inoltre l'ex premier.







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