Milano
Contratti Expo: quinto stop a processo Maroni: il legale ha mal di schiena
Si ferma per la quinta volta di seguito il processo a carico del governatore lombardo Roberto Maroni
Contratti Expo: quinto stop a processo Maroni, si va al 15 giugno
Si ferma per la quinta volta di seguito il processo a carico, tra gli altri, del governatore lombardo Roberto Maroni, accusato di pressioni illecite per far ottenere un lavoro e un viaggio pagato da Expo a due sue ex collaboratrici. Questa volta, i giudici della quarta sezione penale hanno dovuto aggiornare il processo al 15 giugno dopo aver preso atto dell'impossibilita' dell'avvocato Lapo Becattini a difendere Maroni. Becattini era stato nominato difensore d'ufficio del governatore nell'udienza del 6 maggio scorso dopo che i giudici avevano preso atto dell'assenza dell'avvocato Donenico Aiello per ragioni di salute. Ma nemmeno lui puo' difendere l'imputato perche' il consiglio dell'ordine degli avvocati di Milano ha certitificato la sua incompatibilita' a farlo. "Il consiglio - ha spiegato lo stesso difensore d'ufficio - ha stabilito l'11 maggio la mia incompatibilita' perche' una mia collega di studio, Angela Maria Odescalchi, difende 3 imputati nel processo Ilspa, pendente davanti alla X sezione penale, in cui e' parte civile la Regione Lombardia nella persona di Roberto Maroni, assistita da Domenico Aiello".
Un conflitto di interessi di cui il pm Eugenio Fusco ha preso atto ("Non c'e' nulla dire") nel suo intervento prima che i giudici entrassero in camera di consiglio. Tuttavia, il magistrato che rappresenta l'accusa ha chiesto ai giudici, ed e' stato accontentato, di mandare subito gli atti alla cancelleria di modo che venisse nominato un nuovo difensore d'ufficio per far si' che la prossima udienza del 15 giugno si svolga regolarmente. Nella loro ordinanza, i giudici, attraverso il presidente del collegio Maria Teresa Guadagnino, hanno di nuovo bacchettato Aiello: "Non si e' presentato, non ha inviato alcuna istanza di rinvio o nomina di un sostituto processuale, ottemperando alle precedenti ordinanze" nonostante sia stato "lo stesso Aiello a rilevare l'incompatibilita' di Becattini". In questo contesto, secondo i giudici, "e' necessario reperire un sostituto per evitare la stasi processuale a causa della perdurante e ingiustificata assenza di Aiello". Oggi era in programma l'audizione degli ultimi due testi dell'accusa. Nelle scorse udienze, Aiello non si era presentato adducendo un legittimo impedimento dovuto a gravi problemi alla schiena e aveva anche ricevuto una visita fiscale che confermava il suo problema di salute. Tuttavia, nell'ultima udienza era sato respinto l'impedimento che, secondo i giudici, non avrebbe avuto carattere di "imprevedibilita'" dal momento che il mal di schiena rappresenta un "sintomo episodico e ricorrente" della patologia lombare.