Milano

Coppia dell'acido, il complice: "Credevo fossero scherzi". Il pm: "Non credibile"

Andrea Magnani si proclama "innocente" nel processo col rito abbreviato a carico suo e di Martina Levato, ribadendo la versione dei fatti gia' illustrata quando e' stato sentito nell'aula del processo a Boettcher. E il pm Marcello Musso non esita a definirlo "non credibile". E' questa la sintesi, stando a quanto riferito dai legali, dell'udienza a porte chiuse in corso davanti al gup Roberto Arnaldi con al centro le aggressioni con l'acido che sarebbero state messe a segno dal trio Magnani- Levato - Boettcher. Martina Levato non era presente, ha spiegato uno dei suoi avvocati, Daniele Barelli, "perche' e' ancora impegnata con l'allattamento 'indiretto' del bimbo nato a ferragosto dalla sua relazione con Boettcher. "Verra' il 13 novembre - ha aggiunto il difensore - quando si fara' interrogare e rispondera' a tutte le domande".

In sostanza, Magnani, che verra' controesaminato dalle parti civili e dai legali di Martina Levato, ha ribadito di avere partecipato in modo "inconsapevole" agli agguati con l'acido. La sua versione e' che Alex sarebbe stato il "regista" dell'aggressione ai danni del 22enne Pietro Barbini, lo scorso dicembre, "mentre io sapevo che dovevamo fargli uno scherzo goliardico e mi sono accorto di tutto solo quando Martina ha lanciato l'acido". Inoltre, il giovane bancario ha spiegato ancora, come gia' fatto il 23 settembre scorso quando venne sentito come teste - imputato di procedimento connesso, che alla fine di ottobre 2014 "pedinammo Giuliano Carparelli pensando che fosse Stefano Savi seguendo la sua auto". Di qui il tragico scambio di persona che porto' a sfigurare Savi invece del fotografo Carparelli, il vero obbiettivo.

Alexander Boettcher e Martina Levato, avrebbero avuto "un'altra ventina" di obiettivi da colpire con l'acido. A rivelarlo e' stato il presunto "basista" della coppia, Andrea Magnani, nel corso dell'interrogatorio nel processo con rito abbreviato a carico suo e della ragazza. Il dettaglio e' inedito e non era mai stato raccontato da Magnani. Il giovane bancario aveva gia' raccontato che i due ex amici avevano una lista di nomi e numeri di targhe, ma non aveva mai parlato di una ventina di persone nel mirino, oltre a Pietro Barbini, e Giuliano Carparelli. Di fronte ai fotogrammi del video in cui lo si vede correre con una bottiglia d'acqua in mano, Andrea Magnani spiega al giudice e agli avvocati in aula che aveva in mano "una bottiglietta d'acqua" e non di acido. Al giovane bancario imputato col rito abbreviato per una serie di aggressioni, viene mostrato dai legali di Martina Levato il video del 28 dicembre scorso quando Pietro Barbini venne sfigurato con l'acido in un agguato che, secondo la Procura, avrebbe avuto come protagonisti il trio Boettcher - Levato - Magnani. Quest'ultimo si difende, sulla scia di una strategia processuale che lo vede ammettere 'solo' una partecipazione "inconsapevole" alle aggressioni, e dice di essersi spaventato e di essersi messo a correre mentre la coppia colpiva il suo 'obbiettivo'. Processo aggiornato al 13 novembre quando verra' interrogata Martina Levato. "Rispondera' a tutte le domande", assicurano i suoi legali







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