Milano
Coppia dell'acido, Martina non è in aula: "Allatta. Ma dirà la sua verità"
Martina Levato "e' affranta per la separazione dal figlio" nato a Ferragosto dalla sua relazione con Alexander Boettcher e ospite in una comunita'. A scriverlo sono i medici che la seguono in carcere nelle relazioni acquisite oggi dal giudice nell'ambito del processo col rito abbreviato che vede la studentessa e il presunto complice Andrea Magnani imputati per una serie di aggressioni con l'acido. Sempre stando a queste valutazioni, la ragazza, gia' condannata a 14 anni per aver sfigurato Pietro Barbini, "ha delle ottime capacita' di adattamento", non presenta "sintomi psichiatrici maggiori" (ndr, come per esempio depressione e schizofrenia) ed "esprime con chiarezza e congruita' i propri vissuti e moti interiori". Martina viene anche definita "vulnerabile alla presenza di altri valori stressanti", tra i quali la separazione col figlio da lei allattato 'indirettamente'. "Da queste relazioni - spiega uno dei suoi legali, Alessandra Guarini - emerge che la nostra assistita e' capace di esprimere la sua affettivita' e ha consapevolezza di se'. Questa non e' una conseguenza della maternita' ma del percorso che sta facendo".
"Il fatto che Martina voglia parlare nella prossima udienza e raccontare i fatti in modo credibile, non come accaduto in primo grado dove non ha ottenuto nemmeno le generiche pur essendo l'unica a pentirsi, non significa che si svoglia 'smarcare' da Boettcher. Significa solo che vuole spiegare quello che e' successo indipendentemente da tutto". Lo precisa l'avvocato Alessandra Guarini, uno dei legali della studentessa nel processo col rito abbreviato che la vede imputata insieme al presunto complice Andrea Magnani per una serie di aggressioni con l'acido. "Si puo' dire che la linea difensiva sia cambiata - aggiunge il legale - nel senso che nell'altro giudizio la difesa aveva puntato sul vizio parziale di mente, che non e' stato riconosciuto. Inoltre, occorrerebbe smetterla di ragionare nella logica della 'coppia dell'acido' o della 'coppia diabolica' e analizzare i fatti non banalizzandoli ma tenendo conto della loro complessita'".
La donna oggi non e' stata presente nell'Aula dove si svolge il processo col rito abbreviato per una serie di aggressioni con l'acido a carico suo e del presunto complice Andrea Magnani. Quest'ultimo, considerato dall'accusa il basista che avrebbe aiutato la ragazza e Alexander Boettcher, e' invece presente davanti al gup, Roberto Arnaldi. I legali di Martina Levato, gli avvocati Daniele Barelli e Alessandra Guarini, hanno giustificato l'assenza della ragazza che ha partorito a Ferragosto presentando documentazione medica dalla quale si evince che non puo' presenziare l'udienza perche' sta allattando 'non direttamente' il bambino affidato a una comunita'. Non ci sono neanche le vittime degli agguati, Pietro Barbini e Stefano Savi. Sono presenti il padre di Stefano, Alberto Savi e Antonio Margarito, il ragazzo che avrebbe subito un tentativo di evirazione da parte di Martina.
Martina Levato "e' pronta a dire la sua verita' in aula". Lo hanno annunciato i suoi legali a margine dell'udienza di oggi. Gli avvocati chiederanno al gup il suo esame nelle prossime udienze. Inoltre, la difesa ha rinunciato alla richiesta di perizia psichiatrica della studentessa, alla quale, in un primo momento, aveva condizionato lo svolgimento del rito abbreviato, e chiedera' l'acquisizione delle relazioni firmate dagli psichiatri in carcere. "Il giudizio della psichiatra che la segue - affermano i legali - e' positivo ed evidenzia miglioramenti nell'affettivita'.
Levato e Magnani saranno interrogati il 9 ottobre. Il gup ha accolto le richieste delle difese di ascoltarli in aula. Il giudice ha inoltre accolto le richieste di costituzione di parte civile presentate da Pietro Barbini, Stefano Savi, il padre Alberto Savi, Giuliano Carparelli e Antonio Margarito. E' rimasta 'fuori' solo la Asl di Milano. Agli atti del processo sono finite le consulenze psicologiche presentate dalla difesa di Magnani e le relazioni psichiatriche del carcere di San Vittore presentate dalla difesa di Martina. Oltre a quella del 9 ottobre, sono state fissate altre due udienze il 13 e il 27 novembre.