Milano
Coppia di amanti incendiò palestra, condannati a 7 anni
I due avrebbero voluto vendicarsi della titolare del centro di pilates, ex dell’uomo
Sono stati condannati a 7 anni e 8 mesi e 6 anni e 4 mesi Gian Lauro Bianchi, dentista di 67 anni, e Giovanna Vai, 64 anni, imputati in abbreviato per due incendi, di cui uno solo tentato, che avrebbero appiccato tra il maggio e il giugno 2021 in un complesso a Buccinasco (Milano) che ospitava al piano terra la palestra Fit Boutique e al piano superiore un centro di pilates. Lo ha deciso il gup Livio Cristofano che non ha accolto la richiesta di pena a 12 anni per entrambi del pm Marina Petruzzella.
I due avrebbero voluto vendicarsi della titolare del centro di pilates, ex dell’uomo
Stando alle indagini dei carabinieri della compagnia di Corsico e del pm Marina Petruzzella, Bianchi e Vai, legati da una relazione sentimentale, avrebbero voluto vendicarsi della titolare del centro di pilates con la quale l'uomo era stato insieme in precedenza. Il 67enne non aveva accettato la fine del rapporto e insieme alla nuova compagna, che per anni era stata la rivale della prima, la sera del 28 maggio 2021 dopo avere oscurato l'obiettivo della telecamera di video-sorveglianza della palestra, hanno cosparso di benzina i tubi di metano e innescato le fiamme con una lunga miccia a lenta combustione accuratamente posizionata. Solo un tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco aveva evitato un'esplosione.
Un mese dopo , la decisione di bruciare direttamente il centro di pilates
Un mese dopo, il 27 giugno, avrebbero deciso, dopo il primo tentativo fallito, di bruciare direttamente il centro di pilates. In questo caso, il rogo non si era verificato perché le micce di innesco si erano spente sul nascere anche a causa dell'eccesso di silicone che i due imputati avevano applicato sulla base della porta con l'intento di evitare che le eventuali fiamme potessero fuoriuscire sul pianerottolo condominiale. Durante le indagini tra i due roghi, sia Bianchi, difeso dall'avvocato Massimo Schiro', e Vai, assistita dall'avvocato Edmondo Capecelatro Gaudioso di Morrone, avevano cercato di depistare gli inquirenti accusando del primo incendio la proprietaria del centro di pilates.