Corona, condanna dimezzata a 6 mesi: "Dedico questa vittoria a mio figlio" - Affaritaliani.it

Milano

Corona, condanna dimezzata a 6 mesi: "Dedico questa vittoria a mio figlio"

Fabrizio Corona, la Corte d'Appello di Milano riduce la pena da 12 a 6 mesi per i soldi che l'ex re dei paparazzi avrebbe nascosto

Corona, condanna dimezzata a 6 mesi: "Dedico questa vittoria a mio figlio"

La Corte d'Appello di Milano ha ridotto oggi la pena a carico di Fabrizio Corona a 6 mesi rispetto ai 12 mesi che erano stati stabiliti in primo grado. Corona, imputato per la vicenda dei 2,6 milioni di euro in contanti trovati nel 2016 in parte in un controsoffitto dell'amica e collaboratrice Francesca Persi e in parte in cassette di sicurezza in Austria. La Procura generale aveva chiesto per l'ex 're dei paparazzi' una condanna a 2 anni e 9 mesi di reclusione. La seconda sezione della Corte d'Appello ha, in pratica, confermato l'impianto della sentenza di primo grado, con in piu' la concessione di un'attenuante che ha abbassato la pena.

Pugni chiusi in segno di vittoria, abbracci con i legali Ivano Chiesa e Luca Sirotti, pacche sulle spalle, il tutto mentre i giudici finivano di leggere il dispositivo della sentenza e poi ancora, fuori dall'aula, la dedica della "vittoria" a suo figlio. Cosi' Fabrizio Corona ha salutato la riduzione della sua pena, da 1 anno a 6 mesi, e soprattutto la conferma dell'assoluzione dalle accuse principali nel processo d'appello sulla vicenda dei soldi in contanti. "In totale ho fatto tre anni di galera per questa storia - ha detto l'ex agente fotografico ai cronisti - e oggi mi assolvono per i contanti, mi hanno dato del mafioso, ma ora dedico questa vittoria a mio figlio". Anche l'avvocato Chiesa davanti ai cronisti ha esultato: "Abbiamo stravinto!"

Oltre a ridurgli la pena da un anno a sei mesi di carcere, la Corte d'Appello di Milano ha disposto nei confronti di Fabrizio Corona il dissequestro di assegni circolari per 50mila euro. I giudici hanno anche abbassato la pena da sei a tre mesi alla sua collaboratrice Francesca Persi nel cui controsoffitto erano stati trovati i 2,6 milioni di euro gia' dissequestrati dalla Sezione misure di prevenzione. La condanna e' relativa al mancato pagamento di una sola cartella esattoriale e la sua diminuzione rispetto al primo grado si spiega con la circostanza che la Corte (presidente Guido Brambilla) ha applicato un'attenuante perche' l'imputato ha saldato il suo debito col fisco in udienza preliminare.








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