Milano

Coronavirus, Bolognini: Decreto 'Cura Italia' ignora affitti e case popolari

In Lombardia ci sono circa 250.000 con difficoltà economiche, serve intervenire in loro sostegno per aiutarli, soprattutto se l'emergenza si prolungherà

Coronavirus, Bolognini: Decreto 'Cura Italia' ignora affitti e case popolari

“Il Decreto Legge ‘Cura Italia’ non basta per una situazione emergenziale che potrebbe prolungarsi nel tempo e andare a colpire con particolare gravità il versante abitativo, in particolar modo quello dell’edilizia popolare”. Lo ha sottolineato l'assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità di Regione Lombardia Stefano Bolognini, in relazione al contenuto del provvedimento numero 18 del 17 marzo 2020, dal titolo 'Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19'.

“A fronte di un impegno parziale sul versante dei mutui che può certamente essere utile – prosegue Bolognini –, spiace constatare che non sono previsti aiuti da parte del Governo sul fronte degli affitti e in favore degli inquilini delle case popolari. Purtroppo, l’emergenza riguarda anche le famiglie, in particolar modo quelle in situazioni di fragilità economica e sociale, che hanno un alloggio in affitto e che erano già in difficoltà a pagare regolarmente il canone e le spese. In Lombardia si stima che vi siano circa 250.000 famiglie che hanno questi problemi, e, a maggior ragione a fronte di ciò, mi stupisco che nel Decreto non siano stati previsti fondi per gli affitti e per le case popolari in generale. Sicuramente molte di queste famiglie non riusciranno a pagare l’affitto per diversi motivi e potrebbero quindi finire addirittura sotto sfratto. A questo punto – conclude l’assessore –, diventa molto importante predisporre un incremento significativo del fondo per il mantenimento dell’alloggio in locazione. Ci sono tante famiglie che, a causa dell’emergenza, hanno subito una caduta di reddito significativa e trovo assurdo che il Governo ignori quest’aspetto”. 







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