Milano

Coronavirus, Brescia: le morti sono molte di più? Ne parla anche Le Monde

Secondo una recente ricerca sarebbero circa 188mila persone contagiate da coronavirus nel bresciano, ossia un abitante su sei. Se ne parla anche su Le Monde

Coronavirus, Brescia: le morti sono molte di più? Ne parla anche Le Monde

Del coronavirus in Italia si parla ampiamente anche all'estero. Le Monde in particolare ha pubblicato un articolo di denuncia: "Italie: à Brescia, les morts cachés du coronavirus". Secondo Le Monde "mentre il bilancio ufficiale dell'epidemia in Lombardia è di circa 8.000, molti testimoni temono un bilancio molto più pesante". Una questione sollevata più volte, anche per quel che riguarda Bergamo. Secondo una recente ricerca dell'agenzia Intwig in collaborazione con il Giornale di Brescia, in provincia di Brescia ci sarebbe 1 ogni 6  persone, ovvero circa 188mila persone contagiate da coronavirus, ossia un abitante su sei. La stima di Intwig si basa sul numero dei morti registrati nel mese di marzo nei 200 Comuni presi in considerazione, pari a oltre 3700 secondo dfati ancora provvisori, mentre a marzo del 2019 erano stati pari a un migliaio. Le statistiche ufficiali contano i decessi di coronavirus a circa 1400, quindi mancherebbero all'appello quasi altrettanti decessi verosimilmente attribuibili alla stessa causa. Intwig - spiega il quotidiano - ha elaborato una proiezione su morti e contagi reali di tutta la provincia. Si scopre cosi' che il Sars-CoV-2 avrebbe provocato quasi 3mila morti, il doppio rispetto al dato ufficiale. Inoltre, partendo dal tasso di letalita' del virus attestato all'1,57%, come dedotto da un lavoro dell'Universita' di New York e certificato da altri studi epidemiologici, si arriva a stimare in 188.800 i bresciani contagiati. In sostanza il 15% della popolazione, uno su sei. L'analisi, aggregando i dati dei tamponi positivi, svela anche lo sviluppo geografico del contagio, con tre zone particolarmente colpite: l'Ovest, la Bassa e il Sebino. 

Nel frattempo è di oggi la notizia che sarebbero 32 morti in una Rsa bresciana. Altro tasto dolente nella gestione dell'emergenza sanitaria, dove all'interno delle case di cura per anziani si stanno registrando numerosi decessi. Infatti, prima Chiari, quindi Quinzano, Coccaglio, Barbariga e ora anche Verolanuova: la strage di anziani nelle case di riposo della provincia di Brescia, in particolare nella zona della Bassa Bresciana, pare non fermarsi. A Verolanuova un ospite su quattro della Gambara-Tavelli ha perso la vita nell'ultimo mese: i decessi sono stati 32 su un totale di 120 posti. Ma i tamponi - come da prassi lombarda - non sono mai stati effettuati e, dunque, non e' possibile sapere con certezza quanti sono stati causati dal Coronavirus. Da qui la decisione della direzione della struttura che ha proceduto in autonomia, sottoponendo al test ospiti, deceduti e personale. Il fine e' ovviamente quello di tenere sotto controllo la situazione ed evitare nuove vittime, in attesa che la Regione prenda la decisione di estendere i tamponi a tutte le Rsa.

 

 







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