Milano

Coronavirus, ecco come il lusso cambierà le sue regole

Giovanni Licchello, co-fondatore di Dreamsteam Concierge e assistente personale dei Vip spiega come saranno le quarantene del futuro ma, non per tutti

Coronavirus, ecco come i ricchi affrontano la pandemia

Alcuni hanno definito il Coronavirus come un virus egalitario, colpisce tutti, ricchi e poveri, a tutte le latitudini. Sarà per questo che anche i membri delle élite, dalla finanza all’imprenditoria, passando per il mondo dello sport stanno correndo ai ripari. Non solo per quanto riguarda l’oggi ma, soprattutto, per quello che sarà il domani. Se è vero, infatti, che da più parti ci viene ripetuto che “dobbiamo imparare a convivere” con il virus, è anche vero che questa pandemia ci ha reso più consapevoli dell’imprevedibilità del futuro.

E allora chi può corre ai ripari. E non parliamo solamente del magnate russo o del miliardario americano, ma della Milano bene, dell’imprenditore noto, dello stilista che ce l’ha fatta o del calciatore affermato. Ma come? Semplice (si fa per dire) affidandosi a degli esperti che sanno mettere insieme le eccellenze di diversi settori.

“Chi può sta cercando di giocare d’anticipo per non farsi trovare impreparato nel caso in cui questa situazione dovesse durare più del previsto o - peggio - dovesse ripresentarsi in futuro”, spiega Giovanni Licchello, 33 anni, uno dei pionieri in Italia e specializzato nel settore extra lusso per ciò che riguarda l’assistenza della vita privata di personaggi pubblici e famiglie benestanti per ogni tipo di necessità nonché Co-fondatore di Dreams Team Concierge. È da Milano ha un occhio privilegiato sulle richieste di quelli che genericamente vengono definiti “ricchi”.

Ma che cosa vogliono di preciso queste persone? “Iniziano ad arrivarmi richieste che riguardano la possibilità di ricreare, in terreni mai utilizzati e perlopiù sperduti, vere e proprie ville-bunker a cinque stelle dove poter passare anche svariati mesi. Abitazioni in grado di poter essere autonome e indipendenti in tutto e per tutto”, spiega Licchello. Gli esempi che si possono fare sono molti, non solo per quanto riguarda le aree geografiche - che vanno dalle colline marchigiane alle montagne del Trentino - ma anche per quelli che sono i servizi più richiesti. Casali e ville che non hanno nulla a che fare con quei bunker un po’ tristi che alcuni americani si facevano costruire durante la guerra fredda per paura di una catastrofe nucleare. Tutto il contrario, l’intento è proprio quello di non rinunciare al proprio stile di vita, anche in caso di emergenza: ecco allora che queste ville-bunker saranno sempre di più equipaggiate non solo di tutto il necessario, ma di tutto il superfluo, per passare una futura quarantena nel massimo del confort. Parliamo di palestre all’avanguardia con vere e proprie spa, gestite da personale iper qualificato, di un orto variegato per non dover andare a comprare cibo che potrebbe contaminarsi, di chef privato e dietologo per una cucina impeccabile, una piccola sala cinema, un campo da tennis e una stanza di video sorveglianza per le guardie del corpo. Il tutto gestito con impianti di riscaldamento solare e generatori elettrici per essere sicuri che qualsiasi cosa accada la casa rimarrà indipendente, acqua potabile compresa. La priorità resta il lavoro che deve andare avanti, e allora gli uomini d’affari richiedono sale conferenze attrezzate con tutta la tecnologia più avanzata e connessioni VPN per evitare hacker e - per chi può - anche un piccolo eliporto per spostarsi in caso di necessità nella massima privacy. “Ovviamente ogni cliente - sottolinea Licchello - ha delle esigenze particolari. Una cliente si farà attrezzare un piccolo ambulatorio dotato di stanza sterile per imprevisti ovviamente non gravi supportato dalla presenza fissa del medico che segue la famiglia da anni, per finire a chi ha paura di rimanere senza vino e vuole una piccola vigna tutta sua, terreno permettendo.”







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