Milano
Coronavirus, finanziamento europeo per la cura con il plasma "made in Pavia"
Coronavirus, sì della Commissione europea allo studio sulla terapia con plasma iperimmune sviluppata dal San Matteo di Pavia contro il Coronavirus
Coronavirus, finanziamento europeo per la cura con il plasma "made in Pavia"
"Finalmente prende il via un progetto europeo sul plasma iperimmune! Il Policlinico San Matteo di Pavia e l'ospedale Carlo Poma di Mantova avranno un ruolo fondamentale nel produrre le linee guida sull'utilizzo del plasma, che potranno essere poi adottate da tutti i Paesi degli Stati membri per curare i propri cittadini. È un grande orgoglio per Pavia, Mantova e tutta la Lombardia"; così ieri ha esultato il Governatore lombardo Attilio Fontana.
La Commissione europea ha infatti approvato lo studio sulla terapia contro il Coronavirus attraverso l'utilizzo del plasma dei pazienti guariti, che è stata sviluppata proprio dal San Matteo. Ha dichiarato alla Provincia Pavese Cesare Perotti, direttore del servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del Policlinico: "Siamo i leader di questo programma europeo sul plasma".
Il coordinamento è affidato all’Eba (European Blood Alliance) "Diversi studi clinici stanno cercando di dimostrare la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti a base di plasma da convalescente ma fino a questo momento non c’è stato un approccio coordinato per armonizzare i protocolli, produrre linee guida basate sulle evidenze scientifiche, standardizzare i test per il plasma e validare gli esiti della terapia. Attraverso la raccolta e l’analisi dei dati dei donatori, dell’utilizzo clinico del plasma e dei pazienti, il progetto servirà anche da base per ricerche successive, ad esempio sull’uso del plasma per la prevenzione del Covid-19 o sulla produzione di immunoglobuline specifiche. Il progetto produrrà anche una valutazione clinica di alta qualità degli studi in corso e potrà supportare, anche a livello finanziario, percorsi clinici con eventuali carenze di risorse", hanno spiegato i membri del consorzio ideatore del progetto. Il progetto verrà finanziato grazie al programma di ricerca europeo Horizon 2020, durerà 24 mesi e vedrà la partecipazione di 12 partner di 9 Paesi.
«Il via libera della Ue dimostra come il San Matteo di Pavia, insieme agli altri partner è la locomotiva trainante di questo programma europeo sul plasma. Si tratta di un grande orgoglio per il policlinico e per la città di Pavia. Tra l’altro il progetto sarà finanziato interamente con fondi europei e ci sarà una forte impronta di solidarietà: parte delle risorse, infatti, saranno messe a disposizione dei Paesi più in difficoltà, che non hanno possibilità di accesso ai fondi, ma devono comunque offrire ai loro cittadini la possibilità di curarsi». L’approvazione del progetto è anche un riconoscimento del lavoro e degli sforzi che il San Matteo ha fatto in questi mesi di emergenza sanitaria: «La pandemia che ha colpito molto duramente la Regione Lombardia ha posto il policlinico di Pavia al centro dell’attività assistenziale e di ricerca e gli ha fatto sviluppare in tempi molto brevi un protocollo di terapia con l'utilizzo di plasma iperimmune ottenuto da pazienti convalescenti", ha aggiunto Perotti.