Milano

Coronavirus: Nas negli ospedali, la Procura di Lodi apre una indagine

Coronavirus, il governatore lombardo Fontana difende l'ospedale di Cologno: "Falla altrove, ma non dico dove..." Ma la Procura di Lodi accende i riflettori

Coronavirus, Fontana: "Falla non a Codogno ma altrove..."

"Non bisognava dire che e' stato commesso un errore o che c'e' stata una falla, la falla e' stata altrove ma non diciamo da dove viene perche' non voglio fare polemiche": e' quanto ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana a SkyTg24, tornando sulle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull'ospedale di Codogno. "Lanciare accuse a medici o infermieri che si comportano in maniera eccellente mi fa molto arrabbiare", ha aggiunto.

Il premier aveva parlato di una gestione "poco prudente" della situazione nell'ospedale di Codogno e già ieri aveva provocato le piccate reazioni di Fontana e dell'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Poi in serata sembrava essere giunto il chiarimento.

La Procura di Lodi avvia una indagine, Nas negli ospedali

Tuttavia, secondo quanto riportano le agenzie, la Procura di Lodi sta conducendo accertamenti sulle procedure preventive adottate per prevenire il contagio in alcuni ospedali, in particolare in quello di Codogno. L'inchiesta riguarda non solo le procedure adottate a Codogno, ma anche a Casalpusterlengo e Lodi, dove questa notte i Nas  hanno fatto un'ispezione. Gli stessi Nas questa mattina sono stati all'ospedale di Lodi per eseguire accertamenti

Salvini, assurda inchiesta ospedale di Codogno dopo parole Conte

Matteo Salvini ha ribadito che, a suo giudizio, sarebbe "assurdo" se vi fosse un'inchiesta aperta all'ospedale di Codogno "in conseguenza di quello che ha detto il presidente del Consiglio". "Quei medici andrebbero premiati e non certo indagati", ha affermato il segretario leghista. "Spero che abbiano capito male le agenzie che se veramente in questa situazione di emergenza ci fosse inchiesta su tutto quello che diacimo non avrebbe senso. Spero dia un fraintendimento". 

Il «paziente 1 rifiutò il ricovero» all’ospedale di Codogno

Il direttore generale dell’Asst di Lodi, da cui dipende anche l’ospedale di Codogno, ha chiarito che il «Paziente 1» non era sospetto, quando si è presentato per la prima volta in pronto soccorso: e ha rifiutato la «proposta prudenziale» di ricovero








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