Milano

Coronavirus, Fontana: "Rifarei tutto. Attenzione a nuova ondata a ottobre"

Coronavirus, il governatore lombardo Attilio Fontana: "Sono in pace con la mia coscienza, in difficoltà per violenza dell'epidemia"

Coronavirus, Fontana: "Rifarei tutto. Attenzione a nuova ondata a ottobre"

Coronavirus in Lombardia, in una intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera, il governatore Attilio Fontana afferma: "Mi contesteranno di tutto, ma io sono in pace con la mia coscienza e rifarei tutte le scelte che ho dovuto fare. E ricordiamoci in quali condizioni sono state prese certe decisioni. Mi fa disperare - vedere la gente già in giro, se le cose sono un po' migliorate è proprio per lo sforzo che abbiamo fatto finora. Quello di stare a casa non era un gioco che ora finisco. Mi hanno accusato di tutto: le zone rosse, le Rsa... Ma io sono in pace con la mia coscienza. Anche perché, per dirla chiara sulle Rsa la Regione non ha competenza, se non di controllo. E non c'è stata alcuna pressione, solo una lettera per chiedere di ospitare pazienti ma solo nel caso di disponibilità di spazi separati e personale dedicato. E sa quante strutture hanno risposto? 15 su oltre 700. E tra queste non c'è il Pat di Milano". Ed ancora: "Non sono stati i limiti della sanità lombarda o emiliana, ma semmai la violenza dell'epidemia a mettere in difficoltà certi territori e a risparmiarne altri. Sarei presuntuoso se dicessi che sicuramente non ho sbagliato niente. Qualcosa mi sarà sfuggito sicuramente, ma francamente non le cose che adesso mi vengono contestate"

"Gli esperti dicono che soprattutto tra ottobre e novembre dobbiamo farci trovare preparati a una nuova ondata di contagi. Dobbiamo rafforzare la risposta strutturale. E l'ospedale alla Fiera è un passo in questa direzione", ha aggiunto Fontana.

Coronavirus, Fontana: "Attendere il contagio zero in Lombardia non è sopportabile"

Ieri sera Fontana è stato ospite a Porta a Porta, dove ha parlato di fase due: "Se dovessimo aspettare il contagio zero noi dovremmo arrivare con la Lombardia alla fine del mese di giugno il che è una situazione che ritengo difficilmente sopportabile per noi e per il resto del Paese". "Non siamo matti che vogliono rischiare la vita o rischiare il contagio, noi vogliamo riaprire nel rispetto della sicurezza dei cittadini per cui se noi rispettiamo certe misure all'interno della nostra regione le dobbiamo rispettare anche al di fuori della nostra regione quindi io credo che se noi accettiamo queste limitazioni pur di cominciare a lavorare lo facciamo perché non vogliamo infettare noi stessi e gli altri".

Su Conte: "credo che abbia voluto dire che dobbiamo dare una riapertura su tutto il territorio probabilmente con qualche gradazione diversa, ma su quella non ci sono dubbi: se in Campania si possono aprire certi esercizi commerciali e in Lombardia è meglio di no non ci sono problemi, il discorso fondamentale è quello della mobilità sul territorio".

Pace tra Fontana e De Luca

In trasmissione presente anche il governatore campano Vincenzo De Luca, con il quale Fontana si è riconciliato: "Ho sempre avuto un ottimo rapporto con De Luca, abbiamo sempre collaborato. Non ce le siamo date, abbiamo semplicemente espresso due pareri diversi. Una riapertura, seppure nel rispetto di quelle che sono le garanzie che verranno richieste dall'Istituto superiore della sanita' e dagli esperti in materia, ci dovra' essere. Non siamo sicuri che il virus scompaia. C'e' il rischio che si debba convivere".

Fontana: "Sui trasporti chiederemo aiuto al Governo"

Intervenendo a Carta Bianca su Rai Tre, Fontana ha invece chiarito che "entro la fine di questa settimana potremo presentare al governo la nostra idea, in senso propositivo" di riapertura e di fase 2. "Il problema piu' grosso che stiamo trattando anche ai tavoli specifici e' quello del trasporto pubblico". "In azienda si possono far adottare e rispettare certe regole, su un treno e in metropolitana la cosa diventa piu' complicata" e infatti "e' li che chiederemo un aiuto al governo, perche' se devo far viaggiare lo stesso numero di persone anziche' su treno su tre treni, i costi triplicano" e "avremo necessita' di avere un aiuto in quel senso".







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