Milano

Coronavirus, Gallera: "Gravissima circolare del Ministero, guardia resti alta"

Coronavirus, l'assessore lombardo Giulio Gallera contro gli allentamenti delle misure di contenimento annunciati dal Governo: "Non si abbassi ora la guardia"

Coronavirus, Gallera: "Passeggiate con i figli? Gravissima circolare del Ministero, non si abbassi la guardia"

“Non è questo il momento di abbassare la guardia. La Circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”. Lo afferma l’assessore al welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, in relazione alle indicazioni diramate dal Viminale sulle attività motorie. In particolare quella che consente una sorta di "ora d'aria" per i minorenni accompagnati da un genitore.

“Il provvedimento ministeriale – aggiunge l’Assessore Gallera – potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus”.

“La luce in fondo al tunnel – conclude Gallera - rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”.

Gallera ha ribadito la propria posizione intervenendo oggi in collegamento ad Unomattina: "La situazione e' positiva nel senso che negli ultimi giorni c'e' stato un rallentamento dei positivi, delle persone in ospedale, e anche delle persone in terapia intensiva ma per questo dobbiamo stare a casa. Stiamo a casa teniamo i bambini a casa, e' dura, lo sappiamo ma un piccolo sacrificio ancora e possiamo buttarci tutto alle spalle". Dalla circolare" del governo viene "un messaggio sbagliato. Dieci giorni fa il ministro Speranza ha fatto un'ordinanza in cui ha vietato l'attivita' sportiva proprio per dare un messaggio di stare a casa. Non puo' essere contraddetto ora. Dobbiamo dice agli italiani che bisogna continuare coi sacrifici. O stiamo in casa o non vinceremo piu'".

"Al di la della circolare, il problema e' il messaggio. Direttori di ospedali - aggiunge Gallera - mi dicono che la prima settimana di marzo avevamo avuto un rallentamento, durato alcuni giorni, ma poi il contagio e' ripartito forte perche' l'8 marzo la gente e' tornata fuori. Non possiamo allentare la tensione, qualsiasi messaggio rischia di diventare devastante".

Tutti gli indicatori, anche quelli delle terapie intensive dicono che nell'ultima settimana siamo passati da 132 nuovi ingressi a 81. Questo e' un segnale vuol dire che c'e' un rallentamento vero e che se insistiamo riusciamo a far deflettere questa linea che tutti i giorni guardiamo", ha aggiunto Gallera. "La situazione e' positiva nel senso che negli ultimi giorni c'e' stato un rallentamento dei positivi" aggiunge Gallera insistendo sulla necessita' di non dermordere adesso. "Dobbiamo rimanere a casa - sottolinea - poi dopo meta' aprile la nostra socialita' sara' un po' diversa, dobbiamo abituarci a girare con le mascherine, ricordiamo che non abbiamo un farmaco ne' un vaccino. La Cina insegna. Quello a cui abbiamo assistito e' negli occhi e nel cuore di tutti, dolore e morti, persone appese a un respiratore"







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