Milano
Coronavirus: Guaineri, a Milano turismo crollato del 95% a marzo
L'assessore propone una strategia legata al turismo di prossimità per quando sarà possibile riaprire
Coronavirus: Guaineri, a Milano turismo crollato del 95% a marzo
Tra le conseguense dell'emergenza coronavirus c'è anche il crollo del settore turistico: stando a quanto annunciato dall'assessore a Sport, turismo e tempo libero, Roberta Guaineri, a Milano il turismo che calato del 95 per cento nel mese di marzo. L'assessore Guaineri intervenendo in commissione consiliare ha infatti spiegato che "Il settore del turismo ha subito grandissimi danni in questi due mesi. Nel 2019 siamo riusciti a raggiungere la soglia dei 10 milioni di turisti nella citta' metropolitana, che era l'obiettivo che ci eravamo posti all'inizio del mandato. A gennaio avevamo dei dati solo per quanto riguarda la citta' di Milano del +16 per cento, un dato che non era mai stato raggiunto. A febbraio con un primo lockdown cinese e con le prime avvisaglie della crisi abbiamo iniziato a subire una lieve flessione del 4 per cento rispetto agli anni precedenti (-11 per cento nell'area metropolitana e -18 per cento in provincia di Monza Brianza) e siamo arrivati alla chiusura totale del turismo, con la contrazione del 95 per cento per quanto riguarda la citta' di Milano nel mese di marzo".
E' un dato preoccupante - spiega Guaineri - perche' il turismo porta un indotto importantissimo". Roberta Guaineri con agli altri assessori al turismo di alcune delle principali citta' italiane ha scritto una lettera al ministro per i beni e le attivita' culturali e per il turismo Dario Franceschini per chiedere interventi a sostegno del settore. "Il tema dell'industria turistica - aggiunge Guaineri - e' importante e oggi deve essere preso in considerazione come tema a se stante secondo noi. E' stato trascurato specificatamente nei primi provvedimenti governativi, ma crediamo che da adesso debba essere preso in considerazione come tema specifico". "Servono aiuti economici - ha sottolineato - ma anche aiuto a creare un sistema di attrattivita', che si riesca anche a fare sistema come Italia. Se ne parla da tanto tempo, forse e' il momento di farlo davvero".
Secondo l'assessore al turismo una possibile strategia nel momento della riapertura sarà puntare al "turismo di prossimita'". "La politica dello sviluppo del turismo di questi anni - chiarisce Guaineri - e' stata concentrata sullo sviluppo del turismo internazionale, con il 63 per cento di arrivi di turisti stranieri e il 37 per cento italiani. Oggi le nostre politiche devono essere riviste e occorre sviluppare un turismo di prossimita', che dev'essere determinato sia nel contesto del breve periodo, sia in un contesto piu' ampio". "Un'esigenza questa che e' sentita non solo da Milano, ma da tutte le citta' metropolitane che in questi giorni stiamo incontrando", ha spiegato Guaineri.
L'assessore propone una strategia "su due piani: aspettiamo a vedere cosa succedera' nelle prossime settimane con i decreti governativi e quali saranno le aperture che ci verranno concesse, ma verosimilmente se la situazione e' questa ci sara' una prima fase in cui ci sara' un turismo non direi cittadino, perche' mi sembra limitante, ma un turismo comunque molto vicino alla nostra citta', un turismo lombardo, ma forse ancor piu' limitato e successivamente il turismo di prossimita' sara' considerato un turismo nazionale". Per la prima fase la proposta dell'assessore e' quella di "far conoscere anche ai milanesi le attrattivita' turistiche della nostra citta' e appena si potra' uscire stimolarli ad andare a visitarli" e poi "creare una rete con le citta' lombarde, perche' l'estate prossima credo questo sia il nostro target. Quelle piu' attrattive dal punto di vista culturale, dal nostro punto di vista, sono Bergamo, Brescia, Cremona e Como, includendo i laghi. Tutte quelle localita' che sono apprezzate da tutti noi e che hanno un'offerta turistica di qualita' collaudata e importante".