Milano

Coronavirus, il punto della situazione in Lombardia: salgono a 7280 i positivi

Preoccupante l'aumento dei casi di contagio in provincia di Bergamo e Brescia. Stabile invece la situazione dei distretti di Cremona e Lodi

Coronavirus, il punto della situazione in Lombardia: salgono a 7280 i positivi

I dati vedono ancora una crescita dei contagi e delle persone ospedalizzate in Lombardia. I positivi sono arrivati a 7.280 (+1.489 in un giorno). Al momento ci sono 3.852 ospedalizzati, dato che ha una crescita costante di circa 500 persone al giorno nell'ultimo periodo. In terapia intensiva invece ci sono 560 pazienti (+94). I deceduti sono 617 (ieri erano 482). In isolamento domiciliare ci sono 1.351 persone. Il 38% dei pazienti ha tra 64 e 75 anni, il 20% ha più di 75 anni, il 32% ha trai 50 e i 64 anni, il 9% ha trai 25 e i 49 anni e l'1% tra i 18 e i 24 anni. I casi per provincia: BG 1.815 (ieri 1.472); BS 1.351 (ieri 790); CO 77 (ieri 46);  CR 1.061 (ieri 957); LC 113 (89 ieri); LO 1.035 (ieri 963); MB 85 (ieri 65); M 925 (ieri 592) di cui 359 a Milano città; MN 137 (ieri 119); PV 403 (ieri 324); SO 13 (ieri 7); VA 75 (ieri 50).

Qui i dati in dettaglio: Vai al file. Materiale preparato da Samuele Astuti, Professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD, sulla base dei dati ufficiali pubblicati da Regione Lombardia (versione aggiornata alle 16 di mercoledì 11 marzo).

"Evidente anomalia nei dati di ieri (10 marzo) - commenta Samuele Astuti - Nei dati odierni sono compresi anche valori di ieri, ma non sappiamo se ci sono tutti i valori odierni oppure se una parte di questi valori saranno inseriti nel conteggio di domani. In sintesi: non c’è uniformità nei dati giornalieri, quindi non si possono considerare validi i dati puntuali ma si può solo valutare l’andamento di massima (e aspettare qualche giorno per poter aver un’idea dell’efficacia delle misure adottate su scala regionale). L’impressione è che i laboratori di analisi attualmente operativi abbiano ormai saturato la loro capacità «produttiva» e che non riescano più a dare risposte in tempi uniformi. Torna a crescere in modo significativo il numero dei ricoveri in terapia intensiva. In una situazione di saturazione, i nuovi posti di terapia intensiva che si stanno progressivamente realizzando vengono subito utilizzati per pazienti che altrimenti sarebbero esclusi da questa terapiaPer quanto riguarda i reparti di terapia intensiva, sarebbe interessante avere un’indicazione di quanti sono i posti effettivamente disponibili e qual è la loro evoluzione giorno per giorno grazie alle nuove strutture (anche temporanee) che vengono progressivamente allestite qual è l’età delle persone ricoverate (l’assessore Gallera ieri ha dichiarato che circa il 33% di questi ricoverati ricade nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 64 anni) quanti sono i posti occupati da pazienti non COVID-19. I dati provinciali dimostrano una relativa stabilità della situazione a Lodi e Cremona e una preoccupante crescita a Bergamo e soprattutto a Brescia."

 







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