Coronavirus: l'immobiliare ripartirà, ma non sarà indolore
“Il mercato immobiliare non vive di immediatezze, per cui non è possibile individuare i risultati a breve termine dell’impatto del Covid-19”
Coronavirus: l'immobiliare ripartirà, ma non sarà indolore
Mentre gli affitti rimangono stabili, per quanto riguarda le vendite Milano - bloccata dall'emergenza coronavirus - è ovviamente ferma. E non ripartirà certo nel breve periodo. Gli esperti del settore però ancora non riescono a fare analisi dettagliate, bisognerà aspettare la fine di questo periodo di quarantena.
“Il mercato immobiliare non vive di immediatezze, per cui non è possibile individuare i risultati a breve termine dell’impatto del Covid-19”, riporta Bom che ha sentito Maristella Brambilla, partner di 18Montenapoleone, società di Retail Consultancy & Brokerage: l’immobiliare ha un tempo tecnico diverso, per cui i primi dati attendibili si avranno solo nel medio periodo, alcuni mesi dopo la fine dell’emergenza, e comunque molto dipenderà dalla durata di questa crisi. Nel lungo periodo però, riporta sempre Pambianconews "Milano non cambierà, ci vorranno dei tempi tecnici di ‘scongelamento’ post virus, ma poi la città ripartirà”.
Negli ultimi sei mesi il mercato delle locazioni ha ripreso la via della stabilità, sia nelle città in cui gli ultimi aumenti dei costi iniziavano a far temere un rischio bolla sia in quelle in cui gli indicatori di domanda, offerta e prezzi erano ancora in sofferenza. Questa è la principale evidenza dell'Osservatorio di IMMOBILIARE.it e Mioaffitto.it, che ha analizzato l'andamento del settore affitti nei sei mesi da settembre 2019 a febbraio 2020.
A Milano, che rimane un caso unico e la città più cara con una media di quasi 1.300 euro per un bilocale da 65 metri quadri, l'aumento dei canoni ha frenato: nel semestre oggetto dello studio infatti l'affitto medio risulta quasi fermo, con una variazione dello 0,3% in positivo. Non si ferma però la crescita costante della domanda (+1,9%) a cui l'offerta non riesce a rispondere, tanto che anche questo semestre si chiude con un calo degli immobili sul mercato pari al 3%. Gli altri grandi capoluoghi di regione si trovano in un momento di sostanziale stabilità: qui infatti i prezzi in sei mesi sono rimasti quasi fermi, perdendo appena l'1,4%, così come rimane invariata la domanda (+0,8%).
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