Milano

Coronavirus in Lombardia, ancora 56 morti ma i guariti oggi sono 688

Lombardia, l'incidenza dei nuovi contagiati rispetto ai tamponi processati è del 2,6%. Fontana: assembramenti? O si rispettano regole o nuove restrizioni

Coronavirus: 86.825 contagiati in Lombardia, 441 in più

Sono 56 le persone decedute a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore. Una in meno rispetto a ieri. Complessivamente i morti in Lombardia sono 15.840. I pazienti guariti oggi sono 688, così il numero complessivo dall'inizio dell'emergenza è salito a 45.355. I nuovi casi positivi sono invece 441 (86.825 il totale), con un'incidenza del 2,6% rispetto ai tamponi giornalieri, a loro volta pari a 17.191 (658.784 il totale). Sono scesi a 199, otto meno di ieri, i pazienti ricoverati in terapia intensiva. In calo anche il numero dei ricoverati negli altri reparti: 4.026, due meno di ieri.

Sono 86.825 i contagiati totali per il coronavirus in Lombardia, 441 piu' di ieri, quando l'aumento era stato di 293. L'aumento rappresenta all'incirca il doppio del totale degli incrementi in tutte le altre regioni d'Italia, che oggi e' complessivamente di 228. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Il dato e' stato reso noto dalla Protezione civile nazionale.

Fase 2: Fontana, assembramenti? Se non si rispettano regole, pronti a nuove restrizioni

 In merito agli episodi di assembramento registrati in diversi comuni lombardi "come ho piu' volte ribadito, Regione Lombardia e' pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volonta' della maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti". Lo afferma in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Dopo aver visto nelle ultime ore le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi - prosegue Fontana - mi appello ai prefetti e ai sindaci della nostra regione affinche' usino, dove serve, il massimo del rigore, anche attraverso l'utilizzo della Polizia locale e delle forze dell'ordine e l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge, come la riduzione dell'orario di apertura e la chiusura". 







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