Milano
Coronavirus in Lombardia: forte rallentamento a Milano, 42 decessi in 24 ore
Coronavirus in Lombardia, numeri positivi per quanto riguarda i contagi e le vittime, in costante calo. Rallentamento a Milano. Ma aumenta il numero di ricoveri
Coronavirus in Lombardia: forte rallentamento a Milano, 42 decessi in 24 ore
Ancora numeri positivi dalla Lombardia per quanto riguarda l'andamento dell'infezione da coronavirus. I dati di oggi mostrano un rallentamento, anche se lieve, sia del numero di contagi (+526 contro i +533 di ieri) che delle vittime (oggi 42 contro le 47 di ieri). Diminuiscono anche i ricoverati in terapia intensiva.
Aumenta, a sorpresa, dopo una lunga striscia positiva, il numero dei ricoverati per coronavirus in Lombardia. Oggi ne sono stati registrati +80 contro i -99 di ieri e i -206 del giorno precedente. In ospedale restano quindi 6.609 persone mentre si conferma il calo nelle terapie intensive: 532 complessivamente i ricoverati, oggi
Forte rallentamento dei casi di coronavirus a Milano. Nell'intera provincia oggi si sono registrati 118 nuovi casi contro i +249 di ieri e i +364 dell'altro ieri. Simile l'andamento anche nel capoluogo: a Milano citta' i nuovi positivi sono stati 41 contro rispettivamente +115 e + 177 dei giorni precedenti. Tra le altre province bene Brescia (+29, ieri +70), male invece Bergamo che segna oggi +59 contro il +34 di ieri.
I tamponi effettuati comunque sono stati 7.155 contro gli oltre 13mila di ieri. Il numero totale dei positivi sale cosi' a 77.528 con 14.231 morti. In terapia intensiva restano 532 pazienti mentre complessivamente nei reparti covid sono 6.609. Sale a 52.773 anche il numero dei dimessi, oggi 417 contro i 320 di ieri.
Astuti: "526 positivi, il minimo dal 10 marzo"
Questo il commento di Samuele Astuti, professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD, sulla base dei dati ufficiali pubblicati da Regione Lombardia. QUI LA DASHBOARD CON I DATI INTERATTIVI
Il numero dei casi positivi è 526, il minimo dal 10 marzo! La media mobile a 7 giorni diminuisce anche oggi. Anche i dati settimanali dimostrano come l’incremento su base settimanale sia in diminuzione rispetto alla scorsa settimana. Il numero dei tamponi pubblicato oggi crolla alla metà del massimo di mercoledì. Potrebbe essere un effetto week-end lungo (festa del 1° maggio) visto che per risalire a una domenica con così pochi tamponi bisogna tornare al 29 marzo. Su base settimanale si rileva come il numero dei tamponi effettuati quest’ultima settimana sia addirittura inferiore a quello della settimana precedente.
La percentuale di tamponi positivi rispetto ai tamponi efficaci (positivi + negativi) scende al 13%, ma con così pochi tamponi è difficile interpretarlo come un segnale positivo. l numero delle analisi in corso è comunque ancora molto alto: anche oggi sono più di 6000. Speriamo che i risultati di queste analisi non siano negativi. Come sempre la volubilità di tutti questi numeri impone una grande prudenza nell’analisi degli andamenti perché potrebbero esserci variazioni sostanziali.
Le nuove slide aggiunte ieri (da 15 a 20) dimostrano ancora quanti pochi siano i tamponi rispetto ai giorni scorsi e come la distribuzione dei tamponi sia più o meno equilibrata tra persone nuove e persone che già erano state sottoposte al test in precedenza. La percentuale di esito positivo è leggermente inferiore per quelli che erano già stati sottoposti al test (12,44% contro 13,87%). Il numero dei decessi giornalieri conferma il trend in diminuzione degli ultimi giorni (tranne l’eccezione di ieri). Con 42 decessi in un giorno si raggiunge un valore che non si vedeva dal 7 marzo. Speriamo che nei prossimi giorni il trend confermi e rafforzi la diminuzione. Il dato provinciale è più puntuale e soffre molto di più delle imprecisioni nella comunicazione dei risultati. Per questo motivo l’analisi provinciale richiede ancor più prudenza. È assolutamente necessario pubblicare il numero di tamponi effettuati ogni giorno per ogni provincia. Quasi tutte le province hanno un andamento in diminuzione. Fanno eccezione Lecco, Pavia e Varese. Anche l’area metropolitana di Milano sembra avviata a una vera diminuzione. Si ribadisce la difficoltà di analizzare dati di cui non è garantita continuità, uniformità e omogeneità.