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Coronavirus Lombardia: rallenta il contagio, ma ancora 458 decessi

Coronavirus Lombardia: rallenta il contagio, ma ancora 458 decessi

Rallentano i contagi da coronavirus in Lombardia. Oggi i nuovi casi positivi registrati sono 1.154, dall'inizio della crisi 42.161. Ieri l'aumento era stato di 1.592 unita', mentre sabato di 2.117. Lo ha reso noto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nell'aggiornamento quotidiano sull'emergenza coronavirus. Rimane alto il numero dei decessi, con 458 vittime in piu' che porta il totale a 6.818. I ricoveri non in terapia intensiva sono 11815, con una crescita di 202, mentre sono solo due i nuovi ricoveri in terapia intensiva. Calano anche i nuovi contagiati a Milano: ieri erano 247, oggi sono 154, per un totale di 8676 positivi in tutta la provincia.

Sono in tutto 8676 ad oggi i contagiati nella citta' metropolitana di Milano; l'incremento e' di 347: un dato moderatamente positivo considerando che ieri erano stati rilevati +546 positivi sul giorno prima. I dati sono stati forniti dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la consueta diretta per l'aggiornamento della situazione coronavirus. Nella solo citta' capoluogo i positivi sono 3560, +154 rispetto a ieri, anche in questo caso con una "buona riduzione", visto che il dato di ieri era +247 rispetto al giorno prima

Oltre mille le persone positive al coronavirus dimesse oggi in Lombardia. A renderlo noto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nel corso del punto quotidiano sull'emergenza coronavirus. I dimessi sono "10.337, +1.082". Inoltre, secondo quanto riferito da Gallera, i ricoverati segnano "+202 (totale 11.815) e le persone in terapia intensiva +2 (1.330)". Il dato sulle terapie intensiva significa che "vengono occupati due posti in piu' in terapia intensiva". I tamponi effettuati, ad oggi, sono "111.057".

Astuti: "Ma il numero dei tamponi è molto basso"

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Commenta i numeri odierni Samuele Astuti, Professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD: "Il numero dei tamponi pubblicato continua a variare giorno per giorno: oggi è talmente basso da essere imbarazzante. Questo impone sempre una grande prudenza nell’analisi degli andamenti perché potrebbero esserci oscillazioni dovute alle omissioni delle analisi e ai ritardi di trasmissione dei dati più che all’evoluzione sostanziale della situazione. Il rapporto tra decessi e casi positivi in Lombardia è ormai al di sopra del 16%, in provincia di Bergamo ha addirittura superato il 23% anche se sappiamo che il numero effettivo dei decessi in quella provincia è molto più alto di quanto non dicano questi numeri. Questi valori sono completamente fuori scala se confrontati con quanto rilevato in altri paesi e in altre regioni. È una ulteriore dimostrazione dell’inaffidabilità dei dati"

Prosegue Astuti: "Il numero dei tamponi pubblicato diminuisce (sono meno di quattromila quelli aggiunti oggi). Non ci si può stancar di ripetere che per ottenere un monitoraggio più preciso servirebbero molti più tamponi! Approccio che viene adottato in altre regioni. Siccome il dato provinciale è più puntuale, soffre molto di più i ritardi nella comunicazione dei risultati. Per questo motivo anche per l’analisi provinciale deve valere la prudenza dettata dalle considerazioni presentate in precedenza. È assolutamente necessario pubblicare il numero di temponi effettuati ogni giorno per ogni provincia. l trend complessivo sembra ragionevolmente stabile, anche dove negli ultimi giorni si erano registrate delle oscillazioni significative. Per la prima volta, l’area metropolitana di Milano supera tutte le altre province in termini di numero assoluto dei casi positivi. Se si considera la percentuale sul numero degli abitanti, Cremona e Lodi rimangono ancora al di sopra di tutte le altre aree. Si ribadisce la difficoltà di analizzare dati di cui non è garantita l’uniformità e l’omogeneità. Per spiegare ulteriormente la dinamica dei tamponi che danno esito positivo sono state aggiunte oggi due slide (35 e 36) che fanno specifico riferimento alla provincia di Varese. La prima (slide 35) illustra la distribuzione delle date di prelievo dei tamponi che sono stati compresi per la prima volte nella pubblicazione dei dati del 27 marzo, quando Varese ha registrato un di incremento. La seconda (slide 36) illustra la distribuzione delle date di prelievo dei tamponi che sono stati compresi nella pubblica del 29 marzo. In entrambi i casi è evidente la dimensione dei ritardi tra la data del prelievo e la data della pubblicazione dell’esito e la diversa distribuzione dei prelievi e delle comunicazioni. Il numero dei tamponi continua ad essere estremamente insufficiente, non solo in termini statistici, ma anche per quello che riguarda il supporto alle azioni di contenimento. I luoghi di contagio adesso sono: l’ambito familiare, le RSA, gli ospedali. È evidente che, per contenere il contagio in questi contesti, si deve attuare una politica di screening tramite tampone".  QUI la dashboard coi dati interattivi.

Gallera: "Il nostro lavoro continua incessante"

 "I dati, fortunatamente, confermano quello che abbiamo visto ieri e cioe' che, in quasi tutta la Regione, c'e' una riduzione dei contagi e degli accessi significativa nei pronto soccorso". Il numero delle persone attualmente contagiate da coronavirus in Lombardia e' in calo per la prima volta dall'inizio dell'epidemia. Secondo i dati forniti dall'assessore al Welfare Giulio Gallera, i nuovi contagi sono stati oggi 1154; da questa cifra vanno detratti i dimessi, pari a 1082, e i decessi, pari a 458, per un totale, negativo, di 386 persone in meno rispetto a ieri che hanno il contagio in essere. Il dato globale indica che dai 25.392 attualmente positivi di ieri si e' scesi ai 25.006 di oggi. "I dati vanno meglio, ma il nostro lavoro continua incessante". Gallera ha ricordato che all'inizio dell'epidemia i posti nelle terapie intensive della Lombardia erano "724, oggi siamo a 1650 posti". E anche oggi "sono stati aperti due posti in terapia intensiva a Garbagnate e tre a Cinisello. La nostra battaglia continuiamo a combatterla", ha concluso Gallera

"In giunta abbiamo approvato un'importante delibera sulle degenze di sorveglianze. Sono strutture sanitarie o socio sanitarie o recettive dove abbiamo iniziato a collocare le persone dimesse dagli ospedali ma non ancora negative, e dall'altro le persone che arrivano dal territorio". Inoltre "stiamo attivando le Usca". Dunque, ha aggiunto Gallera, "questa e' una forte risposta strutturata ai bisogni dei territori e una maggiore sorveglianza dei pazienti che sono al loro domicilio. Contiamo in un paio di settimane di aprire 3 mila posti letto: partiremo a Garbagnate con 57 posti, a Milano con l'Hotel Michelangelo da 300 posti".

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