Milano

Coronavirus: le Acli milanesi e lombarde stroncano la sanità lombarda

Le Acli milanesi e lombarde redigono un dossier che non fa sconti al sistema sanitario lombardo messo a dura prova dall'epidemia di Covid-19

Sanità lombarda, la stroncatura delle Acli milanesi e lombarde

Un dossier che non fa sconti al sistema sanitario lombardo messo a dura prova dall'epidemia di Covid-19. Sono le dieci pagine redatte da Acli milanesi e lombarde in cui si "denunciano carenze che abbiamo gia' rilevato in passato e diverse scelte sbagliate fatte in questo periodo - afferma il presidente delle Acli Paolo Petracca - Riteniamo che sarebbe opportuno che chi ha compiuto scelte sbagliate traesse le conseguenze politiche dei propri atti".

Nel documento sono illustrate le principali riforme lombarde che hanno portato a non avere presidi territoriali sia di prevenzione che di cura durante la pandemia. "A questa grave mancanza - viene spiegato nel documento delle Acli - si sono aggiunte scelte incomprensibili e scellerate, come quella di decongestionare gli ospedali con la Delibera n. 2906 dell'8 marzo 2020 che disponeva "l'individuazione da parte delle ATS di strutture autonome dal punto di vista strutturale (…) strutture della rete sociosanitaria (ad esempio RSA) da dedicare all'assistenza a bassa intensita' dei pazienti COVID positivi" o quella di ritenere la persona anziana non oggetto di tutela al pari di una persona non anziana con la Delibera n. 3018 dell'30 marzo 2020 che disponeva che "in caso di eta' avanzata - ultra75enni e presenza di situazione di precedente fragilita' (..) e' opportuno che le cure vengano prestate nella stessa struttura" .

"Chiediamo un cambio di rotta - aggiunge il presidente - che riaffermi il principio costituzionale della universalita' del diritto alla salute. Non sono piu' tollerabili politiche sanitarie che rispondano a esigenze del mercato e del profitto che prevalgono su quelle del bene comune".

"L'emergenza coronavirus ha mostrato - affermano le Acli - quanto la questione della salute non sia un tema legato al singolo individuo, ma di fatto sia un tema di comunita' e di territorio, in buona sostanza una questione pubblica. L'aver gradualmente spostato, in questo ultimo ventennio, il tema della salute da questione pubblica a soluzione individuale, e' probabilmente uno dei motivi, certamente non il solo, per cui la Lombardia si e' rivelata particolarmente vulnerabile nella gestione dell'emergenza sanitaria determinata dal Covid-19. Il sistema sanitario e' stato costruito intorno al concetto di assistenza centrata sul paziente, ma un'epidemia richiede un cambiamento di prospettiva verso un concetto di assistenza centrata sulla comunita'".








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