Milano

Coronavirus: Lombardia presto banca del plasma. Fontana: "Governo interessato"

Fontana sente il ministro Speranza: interesse per la cura portata avanti dal San Matteo e dall'Universita' di Pavia e dall'ospedale di Mantova

Coronavirus: Lombardia presto banca del plasma. Fontana: "Governo interessato"

Sulla sperimentazione della cura con il plasma contro il coronavirus, il governo "ha mostrato interesse per proseguire su questa iniziativa e ha indicato come due principali sperimentatori l'Universita' di Pavia e di Pisa, con ulteriori sperimentatori l'ospedale di Mantova, Brescia e Bergamo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa sulla cura messa a punto a Pavia e Mantova. Il governatore ha spiegato di avere avuto "un colloquio con il ministro Speranza che mi ha confermato" l'interesse del governo. La sperimentazione della cura con il plasma, ha ricordato Fontana, "e' stata portata avanti dal San Matteo e dall'Universita' di Pavia e dall'ospedale di Mantova". Una cura che "accende grandissima speranza per la cura di questo virus". 

"Da oggi lanciamo la 'banca del plasma iperimmune' in Lombardia, nei prossimi giorni definiremo un protocollo per la donazione e le sue modalita', quindi partiremo con la raccolta sangue: tutte le nostre Asst richiameranno i guariti per donare il plasma". Cosi' l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha lanciato l'iniziativa della Regione Lombardia per curare chi ha contratto il Coronavirus con il plasma di chi e' guarito, sfruttando i suoi anticorpi, in base ad un protocollo che e' stato definito dal Policlinico San Matteo di Pavia insieme all'ospedale di Mantova.

"E' per noi uno straordinario orgoglio - ha aggiunto Gallera - siamo una Regione abituata a lavorare, a seguire le regole e i protocolli e a evidenziare i risultati ottenuti". Ad oggi la Lombardia e' "l'unica regione che ha un protocollo strutturato e siamo contenti che le altre si facciano avanti: e' uno studio fatto qui ma a disposizione del Paese". Dopo il primo slot, di pazienti passati per l'ospedale si chiedera' a coloro che hanno effettuato un test sierologico risultato positivo di donare il proprio plasma, molti di loro sono gli operatori sanitari che in questi giorni sono stati sottoposti (circa 36mila, secondo gli ultimi dati raccolti giovedi'). Infine il terzo slot di donatori potrebbe venire dai donatori Avis delle "zone piu' colpite dal virus a Bergamo, Lodi, Brescia e Cremona". E' importante raccogliere il plasma delle persone guarite perche' il livello di anticorpi nel loro sangue diminuisce on il tempo, quindi "collocarlo in una banca ci permettera' di avere delle pallottole nel nostro caricatore, che speriamo di non dover mai utilizzare, ma che abbiamo per un'eventuale seconda ondata", ha aggiunto il direttore generale dell'Irccs di Pavia, Carlo Nicora. 

Gallera: "Domani delibera test sierologici"

"Domani e' in programma una riunione della Giunta, faremo una delibera che regolamenta e disciplina i test sierologici. Metteremo delle regole", ha dichiarato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, a latere dell'incontro sulla cura con il plasma.








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