Milano
Coronavirus: Milano, negozi e parrucchieri cinesi chiusi per solidarietà
Giù le serrande per molti esercizi cinesi a Milano, Wu: "C'e' chi chiude per mancanza di clientela e chi per precauzione"
Coronavirus: Milano, negozi e parrucchieri cinesi chiusi per solidarietà
Da oggi molte attivita' a gestione italocinese, come negozi, parrucchieri e manicure, a Milano e in particolar modo in via Paolo Sarpi, inizieranno a chiudere per l'emergenza Coronavirus. Si tratta di una decisione della comunita' italocinese "presa per senso di responsabilita' e per solidarieta' nei confronti del difficile momento che sta vivendo la citta'", spiega all'AGI il rappresentante della Confcommercio con delega alle attivita' estere, Francesco Wu. "C'e' chi chiude per mancanza di clientela e chi per precauzione e chi per tutti e due i motivi", aggiunge, ma la prima motivazione e' quella di "di non voler contribuire al contagio, anche quando non si tratta di esercizi interessati dall'Ordinanza del Ministero della Salute". Serrande abbassate dunque "fino a quando la situazione generale non migliorera'", anche nella speranza di limitare i casi di "caccia all'untore", nel delicato momento in cui "si sta ancora cercando il paziente zero"
Chiusi l'80-90% dei negozi della zona, secondo le stime di Francesco Wu. "E' un'iniziativa nata in modo orizzontale, sulle chat, e c'e' stato anche un invito dall'ambasciata cinese a chiudere temporaneamente - spiega Wu all'ANSA -. Resteranno chiusi tendenzialmente un paio di settimane, in base a come evolve la situazione. E intanto continua l'autoquarantena di chi torna dalla Cina. Ha funzionato, non c'e' nessun italocinese fra i contagiati".