Milano

Coronavirus nel Milanese a gennaio, il sindaco di Arese: "Tenuti all'oscuro"

Secondo la task force di Regione Lombardia il coronavirus era ad Arese e Conegliano già il 15 gennaio, un mese prima del "paziente 1" di Codogno

Coronavirus nel Milanese il 15 gennaio, il sindaco di Arese: "Tenuti all'oscuro"

Il sindaco di Arese Michela Palestra ha inviato una lettera alla Regione Lombardia per chiedere chiarimenti sul fatto che il suo Comune sia stato individuato, in una recente ricerca, come uno dei primi in cui sono apparsi contagiati Covid. La notizia e' stata data dal Corriere della Sera, che ha potuto vedere le mappe su cui stanno lavorando i tecnici del Pirellone: Arese e Conegliano Laudense sarebbero i primi due comuni che appaiono nel report, ancora prima di Codogno, dove risiedeva il Paziente 1, individuato il 21 febbraio.

La prima cittadina nella sua missiva lamenta di non "aver avuto alcuna interlocuzione in merito, ne' formale, ne' informale" con la Regione e di essere "quindi all'oscuro di un possibile coinvolgimento del Comune di Arese". E chiede con urgenza: "conferma della notizia". Inoltre domanda che le venga fornita "tutta la documentazione sanitaria che ha portato a tali conclusioni, con massima urgenza". Palestra chiede poi che, visti i risultati della ricerca, la cittadinanza di Arese - grosso comune di circa 20mila abitanti alle porte di Milano - sia sottoposta a "indagine epidemiologica approfondita con test sierologici e tamponi". La lettera dei conclude: "Se dovesse trovare riscontro quanto riportato dal Corriere della Sera, sono a chiedere spiegazioni del mancato coinvolgimento e le motivazioni che hanno determinato la mancata comunicazione all'Ente che rappresento di un fatto sanitario di tale rilevanza, visto che il Sindaco rappresenta la massima autorita' sanitaria locale. In virtu' del ruolo assegnatomi per legge chiedo, con forza, di essere informata d'ora in avanti e coinvolta costantemente in qualsiasi indagine sanitaria svolta da Regione Lombardia, da ATS o da soggetti coinvolti dagli stessi, che riguardi il Comune di Arese".

Secondo la mappa elaborata dalla task force di Regione Lombardia, di prossima pubblicazione, nei due Comuni citati il virus circolava già almeno al 15 gennaio, oltre un mese prima della scoperta del "paziente 1" di Codogno, dove i primi segnali risalgono invece a fine gennaio. Nelle settimane iniziali gli esperti hanno calcolato un intervallo di 6,6 giorni tra la comparsa dei sintomi in un paziente e quella nelle persone da lui contagiate. Nella fase esponenziale dell’epidemia ciascun malato ha trasmesso il virus in media a 2,3-3,1 altre persone.








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