Milano

Coronavirus, possibile zona rossa per la Bergamasca

Coronavirus, 103 posti in più in terapia intensiva per gli ospedali regionali. Possibile zona rossa nella Bergamasca

Coronavirus, Gallera: "Abbiamo recuperato oltre cento letti in terapia intensiva"

"Negli ultimi due giorni abbiamo recuperato 103 posti in piu' in terapia intensiva, dai 724 previsti al 19 febbraio (724 piu' gli ospedali 'monospecialistici' si arriva a 900) oggi siamo a 827 posti di terapia intensiva: 69 nuovi posti nelle strutture pubbliche e 34 nelle strutture private". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, parlando dell'emergenza coronavirus.

Coronavirus, possibile zona rossa nella Bergamasca

"Sul tema dell'area di Alzano Lombardo e Nembro, abbiamo inviato i dati all'Istituto Superiore di Sanita'. E' evidente che ci sia un forte incremento di casi nell'area e abbiamo chiesto loro una valutazione e chiediamo loro di suggerire al governo e a noi la migliore strategia. E' un dato di fatto che negli ultimi giorni che ci sia stata un'impennata di casi nell'area di Bergamo che e' piu' alta di quella di tutta la regione, anche dei focolai del lodigiano. Se ci dicono che l'unico modo e' una zona rossa, allora ne prendiamo atto". A Bergamo, infatti, tra l'altro ieri e ieri si sono registrati 129 nuovi casi, contro i 98 di Lodi.

Dal Ministero via libera per 350 nuovi infermieri

Da un punto di vista sanitario, l’assessore Gallera ha confermato che la Regione si sta preparando a gestire l’afflusso dei malati “anche con numeri importanti”, dal momento che l’incremento dei casi positivi “corrisponde praticamente al numero degli ospedalizzati”.

Gallera ha anche spiegato che “ha incontrato gli amministratori locali e i rappresentanti delle Ats” con i quali è stata condivisa la necessità di mettere in campo misure affinché “chi è in isolamento volontario o è un contatto diretto sia supportato e stia realmente al domicilio”. Allo stesso tempo l’assessore ha invitato ancora gli ultra 65enni “a stare a domicilio nelle prossime 2/3 settimane”.

 350 NUOVI INFERMIERI - “Abbiamo anche ottenuto dal ministero – ha aggiunto l’assessore - l'autorizzazione a una deroga che ci consentirà di assumere infermieri prima dell'iscrizione all'Albo. Avremo dunque circa 350 nuovi infermieri da immettere nel sistema intorno a metà marzo”.

MEDICI E INFERMIERI MILITARI – L’assessore ha poi aggiunto che sia lui che il collega Foroni hanno ricevuto una telefonata dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha confermato la disponibilità di 14 medici e 20 infermieri militari ad entrare subito in servizio.  “Domani, inoltre – ha aggiunto - approveremo in Giunta un accordo che consente ai privati di lavorare nel pubblico”.

Da oggi operatori privati negli ospedali pubblici

"Domani (oggi, ndr) porteremo in giunta un accordo per consentire ai privati di lavorare nel pubblico: noi non riconosceremo nulla per l'attivita' che verra' svolta nei presidi ospedalieri, ma sottoscriviamo un protocollo che consente a una persona assunta in un ospedale privato di lavorare in un ospedale pubblico". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa giornaliera per fare il punto sull'emergenza coronavirus.

Fontana: "Proposte al Governo per sostenere l'impresa"

"Abbiamo studiato le proposte da presentare domani al governo per le misure finanziarie per sostenere i nostri lavoratori e imprenditori. Proposte che traggono origine dagli incontri tenuti con gli stakeholders e dal tavolo per lo sviluppo". Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, in videocollegamento con la conferenza stampa per fare il punto sull'emergenza coronavirus."Abbiamo studiato le proposte da presentare domani al governo per le misure finanziarie per sostenere i nostri lavoratori e imprenditori. Proposte che traggono origine dagli incontri tenuti con gli stakeholders e dal tavolo per lo sviluppo", ha aggiunto Fontana.







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