Milano
Coronavirus, rivolta di detenuti al carcere di San Vittore. VIDEO-FOTO
Coronavirus: una rivolta di detenuti anche al carcere di San Vittore. Ieri tensioni anche a Pavia Torre del Gallo
Rivolta al carcere San Vittore di Milano
Rivolta al carcere di San Vittore: questa mattina nel terzo raggio alcuni carcerati hanno danneggiato gli ambulatori mentre altri, raggiunto il tetto, hanno iniziato a bruciare oggetti. Sul posto gli agenti antisommossa. Una protesta dettata dalla sospensione dei colloqui con i familiari legati all'emergenza Coronavirus. Da alcune celle del lato Sud si alzano colonne di fumo provenienti dall'interno e causate dall'incendio di alcune masserizie ed oggetti. Dall'interno del penitenziario provengono urla e suoni indistinti provocati dal battere incessante contro le grate e i muri.
I magistrati hanno dialogato a lungo con i 4 rappresentanti dei detenuti, uno per ogni raggio. I pm Nobili e Ruta si sono impegnati a farsi portavoce all'esterno delle richieste in cambio dello stop della rivolta. La situazione sembrava essersi tranquillizzata, ma i tumulti sono ripresi. Secondo le prime indiscrizioni le richieste formulate dai detenuti in rivolta a San Vittore non riguardano tanto le restrizioni imposte dal coronavirus, quanto il sovraffollamento del carcere, le norme sulla recidiva e i domiciliari, i permessi, le misure alternative al carcere e il trattamento dei tossicodipendenti.
Rivolta a San Vittore, carcere in fiamme
Coronavirus, ieri la rivolta di detenuti al carcere di Pavia
Coronavirus: una rivolta di detenuti anche al carcere di Pavia Torre del Gallo: lo hanno riferito i sindacati Uilpa e Sappe, che hanno parlato di due agenti di polizia penitenziaria presi in ostaggio nela serata di ieri, con i detenuti che sarebbero riusciti a prendere le chiavi delle celle devastando alcune aree. Ci sarebbero state anche risse tra gli stessi detenuti. Uno dei due agenti sarebbe poi stato liberato dagli stessi carcerati mentre il secondo a seguito di un intervento della polizia penitenziaria. Come riferito da Ansa, poco dopo mezzanotte i carcerati sono scesi dai tetti e dai camminamenti dove si erano asserragliati dopo una trattativa con il procuratore aggiunto pavese Mario Venditti. La protesta pare essere nata a seguito dela decisione di sospendere i colloqui a vista a causa del coronavirus. Ieri, in una analoga protesta nel carcere di Modena sono morti due detenuti.