Milano

Coronavirus fase 2, Sala: "Occasione per rilanciare mobilità dolce". VIDEO

Il sindaco di Milano Beppe Sala: "Diminuirà la capacità del trasporto pubblico e aumenteranno le auto: al lavoro per realizzare più piste ciclabili"

Coronavirus, Sala: "Fase 2 occasione per rilanciare mobilità dolce"

Una pista ciclabile da San Babila a Sesto San Giovanni, un'altra da piazzale Lagosta al Parco Nord. Queste le prossime mosse a favore della mobilita' dolce a Milano nel post coronavirus annunciate dal sindaco Giuseppe Sala nel punto quotidiano. "La capacita' del trasporto pubblico diminuira' di molto in seguito alle nuove regole - ha ammesso - e purtroppo aumentera' il traffico di auto in un citta' gia' inquinata. Ma non voglio solo subire, voglio usare questa situazione per rilanciare la mobilita dolce. Sto chiedendo al governo di poter fare piste ciclabili piu facili, con una deroga al codice strada mettendo una striscia sull'asfalto al posto del cordolo, e poi finanziamenti all'acquisto di biciclette elettriche". Quanto alle nuove piste, "faremo una ciclabile da San Babila a Sesto Marelli, lungo corso Venezia, corso Buenos Aires e viale Monza, e un'altra con l'utilizzo del controviale da Lagosta al Parco Nord, lungo viale Fulvio Testi e viale Zara, con velocita' massima di 30 kmh per le auto e presenza delle bici".

 

"Troveremo formule per mettere il servizio dei trasporti in sicurezza, ma serve la collaborazione di tutti". "Attendiamo informazioni su come e quando riaprire, ma ci portiamo avanti - ha detto - troveremo formule su come si accedera' alle stazioni della metro, come le bloccheremo se il numero di passeggeri sara' eccessivo, come disegneremo i punti dove potrete stare sulle banchine o nei vagoni. Vi chiamo pero' alla collaborazione: abbiamo 1200 carrozze della metro, 1300 bus, 400 tram, e' impensabile che metta della gente a controllare che abbiate le mascherine a posto".

Sala chiede chiarezza a Regione sul numero di contagi

Sala è inoltre tornato a chiedere chiarezza a Regione Lombardia sul numero reale dei contagi da Coronavirus a Milano. "Io non voglio ne' drammatizzare ne' dare false tranquillita' - ha spiegato - dico che se le nostre riflessioni sull'aprire e chiudere si basano sul numero di contagi che vediamo la sera peggio mi sento. Bisogna basarsi sulla situazione che rileviamo negli ospedali, dai nostri medici di base sulla criticita' rispetto alla cura". "Non voglio intestardirmi con i numeri o continuare con delle battaglie di principio ma voglio tornare sul tema del numero dei contagi e dei potenziali immuni. Lo dico perche' il dato, a ieri, dei contagiati a MILANO e' pari a 7221 diviso 1,4 milioni di abitanti fa lo 0,5% e la scienza ci dice che a loro quel numero risulta essere attorno al 15-20% - ha spiegato -. Qualche rappresentante della Lega ieri ha cercato di ridicolizzarmi, 'il sindaco si inventa i numeri', no guardate non me li invento io parlo con medici e scienziati, leggo, studio e parlo con altri sindaci del mondo". Per esempio "vedo che nella citta' di New York sono stati fatti dei test a campione nei supermarket e alcuni giorni fa erano al 21% degli immuni, questa e' la realta'. Per cui il Re e' nudo", ha concluso







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