Milano

Coronavirus, Solinas attacca Sala: "Ieri gli aperitivi, oggi fa il censore"

Duro attacco del presidente della Sardegna Christian Solinas al sindaco di Milano Beppe Sala: "Lombardi discriminati? Superficialità salottiera"

Coronavirus, Solinas attacca Sala: "Ieri gli aperitivi, oggi fa il censore"

Si riaccende lo scontro tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. Con una lettera inviata al Corriere, quest'ultimo torna sul disappunto espresso dal primo cittadino del capoluogo meneghino per la grande prudenza con cui la Sardegna intende valutare la possibilità di aprire i propri confini al turismo lombardo quest'estate.

"Non è neppure accettabile che chi ha sottovalutato la portata della pandemia fin dall'inizio, baloccandosi in ideologici aperitivi pubblici contro la paura, assurga oggi al ruolo di censore delle cautele altrui delineando un contesto inesistente secondo cui sarebbero rivolte a discriminare i milanesi, i lombardi o chicchessia. La Sardegna è una terra antica e fiera e noi sardi siamo un popolo ospitale e generoso, abbiamo dato il sangue dei nostri figli, di un'intera generazione, per definire i confini del nord del Paese nella Prima Grande Guerra con la gloriosa Brigata Sassari e abbiamo sempre accolto imprese, turisti e investitori da ogni dove. Abbiamo consolidato nei decenni rapporti umani, culturali ed economici con i cittadini di Milano e della Lombardia, nostri amici e sempre graditi ospiti, ed è per me inaccettabile che qualcuno possa cercare di innescare una sterile polemica su un'inesistente volontà di discriminazione nei loro confronti", sono le parole di Solinas.

Il presidente sardo prosegue con durezza: "Qui si legge tutta la superficialità salottiera di chi si attribuisce una superiorità autoreferenziale tale da formulare giudizi ed emettere più o meno velate minacce ("ce ne ricorderemo"). Io - continua - non ho mai parlato di improbabili patenti di immunità, ma più semplicemente ho osservato che dopo la grande paura per una pandemia — che non è purtroppo finita — uno dei driver principali nella scelta della destinazione, per chi vorrà fare una vacanza, sarà certamente la sicurezza sanitaria. È per questo che nel 2020 vogliamo offrire, oltre alle ben note bellezze paesaggistiche e ambientali dell'Isola, ai suoi valori culturali e delle sue tradizioni materiali ed immateriali, un plus legato alla elevata soglia di sicurezza sanitaria per tutti i turisti e le loro famiglie, che consenta loro un soggiorno in tutta serenità. Per realizzare tutto ciò abbiamo adottato in questi mesi misure importanti di contenimento del contagio, tanto da essere la regione con la minore circolazione virale. Ora, chiediamo a chiunque voglia venire in Sardegna, da ovunque provenga, una piccola cautela in più nell'interesse di tutti: un semplice certificato che attesti al momento della partenza di non essere positivi al Covid-19".







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