Milano

Corso Sempione, la visione di JDP: "Una nuova grande agorà per Milano". FOTO

La visione dell'architetto Joseph Di Pasquale: "Concorso aperto per ripensare l'arredo urbano di Milano". Una nuova agorà con una grande e iconica torre

Corso Sempione, il progetto di JDP: "Una nuova grande agorà"

Il restyling di Corso Sempione è un intervento che Milano attende da anni: l'iter è stato avviato nell'ormai lontano 2015 ma il progetto ha conosciuto numerosi intoppi, dovuti in gran parte alle inadempienze delle aziende assegnatarie dell'appalto. E' successo nel 2020 e poi di nuovo nel 2021. Le ultime informazioni riferiscono di un inizio dei lavori in tempi relativamente brevi che dovrebbe portare alla conclusione dei lavori entro l'estate del 2023.

Il progetto prevede lo sviluppo del verde e corsie dedicate alla ciclabilità e ai pedoni, più sicurezza agli incroci, eliminazione del degrado e della sosta selvaggia ma anche più spazi regolari per i residenti. E' interessata anche l’area che va dall’incrocio via Melzi d’Eril/Canova fino all’incrocio tra via Emanuele Filiberto/via Biondi.

Corso Sempione: la visione dell'architetto Joseph Di Pasquale

Ma il dibattito attorno ad uno degli spazi più iconici della città di Milano resta vivo, e circolano progetti che offrono uno sguardo e prospettive di più largo respiro rispetto all'intervento attualmente in rampa di lancio. Così è ad esempio per "Sempione Elysees", lo studio dell'architetto Joseph Di Pasquale (JDP architects) che suggerisce una visione più ampia della rigenerazione urbanistica e sociale di Milano. Un progetto dominato da un imponente torre che andrebbe ad arricchire e caratterizzare in modo nuovo lo skyline del capoluogo lombardo. L'elemento principale di un progetto che l'architetto vorrebbe tuttavia vedere definito attraverso un concorso aperto con l'ambizione di far nascere un nuovo grande spazio pubblico "iconico e rappresentativo della città".

Di Pasquale: "Generare un sistema organico e completo di arredo urbano per Milano"

Spiega Di Pasquale: "Dopo il grande successo delle amministrazioni Albertini e Moratti nel generare nuovi spazi urbani identitari (Porta Nuova, City Life, Darsena) occorre proseguire pensando a nuove grandi centralità identitarie. Immaginare la parte più larga di corso Sempione come una nuova grande agorà urbana dove possano essere applicati tutti i principi legati alla pedonalità, alla qualità dell’arredo urbano come elemento di identità civica, immaginando di indire un concorso aperto a tutto il mondo per generare un sistema organico e completo di arredo urbano per Milano, fisico e digitale, che possa trovare qui la sua prima applicazione ma che sia pensato per sostituire gradualmente tutto l’arredo urbano della città. Immaginare anche una nuova grande icona architettonica per una città già proiettata verso la seconda metà del XXI secolo".







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