Milano

Regione Lombardia, ecco tutti i guai di Aria. Il documento integrale su Affari

Secondo l'analisi della Corte dei Conti, Aria Spa sembrerebbe non avere la struttura necessaria neppure per eseguire i compiti per i quali è stata creata

Corte dei Conti boccia Aria Spa: "Azienda poco organizzata, troppo staff"

Aria Spa, l'azienda di Regione Lombardia al centro delle recenti polemiche sulla prenotazione delle vaccinazioni per gli over 80, secondo la Corte dei Conti sarebbe una societa' poco organizzata, con troppo staff, troppe consulenze e troppo care (in particolare quando si tratta di consulenze legali) e in cui acquisti vengono fatti spesso in maniera artigianale. Questi alcuni passaggi della relazione della Corte dei Conti. (SCARICA QUI LA RELAZIONE INTEGRALE)

Dalla lunga relazione (331 pagine oltre alle conclusioni) emerge che "Aria Spa non solo non partecipa alla programmazione degli acquisti degli enti del Ssr, con una propria programmazione", "ma neppure dispone dei piani biennali cosi' approvati e delle informazioni ivi contenute". Sempre secondo la relazione "Regione Lombardia sembra non avere piena consapevolezza, non avendo adottato alcun intervento correttivo per perseguire l'obiettivo individuato, di incrementare la quota di acquisti centralizzati". Infatti, "Piu' della meta' delle gare non viene espletata attraverso il canale Aria" e "il dato piu' rilevante e' l'incidenza degli acquisti autonomi da parte delle Asst". L'analisi dei dati acquisiti durante l'istruttoria hanno inoltre mostrato la debolezza dell'attivita' di programmazione degli investimenti nel settore sanitario regionale. Nelle conclusioni, la Corte dei Conti lascerebbe intendere che non c'e' da stupirsi se Aria non ha saputo gestire le prenotazioni dei vaccini, visto che non sembra avere la struttura necessaria neppure per eseguire i compiti per i quali e' stata creata.

Corte dei Conti: "Aria, acquisti effettivi non superano il 36%"

"A fronte di una media degli acquisti programmati tramite ARIA Spa prossima al 70% del totale, l'istruttoria sui dati di bilancio ha rivelato che gli acquisti effettivi tramite il canale centralizzato non superano il 36%, con una documentata significativa differenziazione di comportamento tra enti; la quota residuale degli acquisti e' gestita in maniera frammentaria ed autonoma, con possibili diseconomicita' ed inefficienze". E' quanto si legge in una nota della Corte dei Conti, a conclusione dell'adunanza pubblica della Sezione regionale di controllo per la Lombardia, avente ad oggetto la relazione su "Programmazione e gestione degli acquisti di beni e di servizi in ambito sanitario" da parte di ARIA Spa, societa' in house della Regione Lombardia, nata dalla fusione tra LISpa, ARCA Spa e ILSpa. Sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'amministratore unico della partecipata Aria, Lorenzo Gubian, i quali, prendendo atto dei rilievi della Corte hanno dato assicurazioni per il futuro di superare le criticita' segnalate.

Aria replica: "Risultati in linea con il dato nazionale"

Con una nota Aria replica ad alcuni dei passaggi su cui si sono soffermate le cronache oggi. Questo il comunicato.

In merito lanci di agenzia riguardanti 'Aria e la programmazione acquisti degli Enti del SSR' e 'Aria solo 36% acquisti', "la società Aria rileva che i risultati conseguiti dalla Centrale Acquisti regionale sono assolutamente allineati al dato nazionale". Lo comunica in una Nota Aria spa.

"L'Amministrazione regionale lombarda - prosegue la Nota - aveva comunque già deciso di rafforzare l'ambito programmatorio e di studiare le modalità di rafforzamento della committenza, attraverso la DGR 4385/2021, del 3 marzo 2021 'Determinazioni in ordine agli indirizzi di programmazione per gli investimenti in sanità per il periodo 2021', che consente di inquadrare i fondi nazionali ex art.20 L.67/1988 divenuti disponibili a partire dalla legge di stabilità 2021 (circa 1,35 miliardi); le quote presumibili derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le quote ipotizzabili a valere delle risorse autonome regionali (mediamente 200 milioni/anno)".

"Inoltre - si legge nella Nota - è stata avviata tra Regione Lombardia e ARIA, una specifica ricognizione puntuale del patrimonio sanitario strumentale per indirizzare gli investimenti con maggiore accuratezza. Infine, con la DGR XI/4508 del 1° aprile 2021 'Determinazioni in ordine agli indirizzi di programmazione per l'anno 2021', la Giunta Regionale ha già adottato le linee di indirizzo che guideranno le attività per il 2021. In materia di Acquisti ha già individuato come priorità l'implementazione in maniera incrementale delle forme di aggregazione fornendo cogenti indicazioni verso la centralizzazione degli acquisti e lasciando, in via residuale, le possibilità di acquisto in autonomia stabilendo il tetto di spesa di € 200.000,00".

"Riguardo la committenza - conclude la Nota - si conviene con la Corte dei Conti che dovrà essere incrementato il numero di procedure centralizzate svolte dalla società Aria sia per le tecnologie sanitarie che nella definizione di accordi Quadro per i servizi di ingegneria e per lavori, nella consapevolezza che tali operazioni potranno aumentare l'efficacia delle procedure e ridurre i tempi di progettazione ed individuazione degli appaltatori".

In merito ai lanci di agenzia in cui si parla di 'non partecipazione di Aria alla programmazione acquisti degli Enti del SSR', la società ARIA rileva che "il ruolo svolto in maniera autonoma da ARCA nel primo semestre del 2019, prima della fusione in ARIA, e il notevole intervento di ARIA negli acquisti connessi alla pandemia nel primo semestre 2020, non consentono, a inizio 2021, di effettuare ponderati giudizi sulla partecipazione di ARIA alla programmazione degli acquisti del Servizio Sanitario Regionale". Lo comunica in una Nota Aria Spa.

"ARIA - prosegue la Nota - svolge oggi un ruolo molto rilevante, quale elemento di coordinamento e di indirizzo nella programmazione degli acquisti e quale tecnostruttura di cerniera tra le direttive della Regione e la complessa architettura delle aziende sanitarie (ATS, ASST, IRCCS), incluse le articolazioni consortili".

"La fusione delle competenze di Lombardia Informatica - si legge ancora nella Nota - che 'aveva il compito di supportare l'innovazione e la trasformazione digitale della PA lombarda, nonché il miglioramento delle politiche regionali attraverso l'attività di analisi dei dati' e di ARCA, società in house per il public procurement, ha prodotto, con ARIA, una estensione della 'mission istituzionale', quella di innovazione del governo integrato della spesa regionale attraverso le attività di governance by data, intese come il supporto alle politiche regionali, anche in relazione alla spesa, secondo un approccio guidato dall'analisi dei dati".

"Oggi - conclude la Nota - la realtà dei processi di acquisto si presenta ancora frammentata ma è evidente che, a meno di dieci mesi dalla costituzione di ARIA, occorra ancora aspettare per avere un profilo programmatorio completo".

Aria: "Non si può parlare di sbilanciamento del nostro modello organizzativo"

 In merito a quanto diffuso dalle agenzie di stampa sullo 'scarto significativo tra modello organizzativo di ARIA SpA e le Risorse di staff', la società ARIA rileva che "l'attuale Direzione Centrale Acquisti di ARIA è composta dalle medesime risorse che componevano la struttura gare della incorporata Arca (Azienda Regionale Centrale Acquisti)". Lo comunica in una Nota Aria Spa. "Le risorse facenti parte delle altre strutture di Arca - prosegue la Nota - sono state ridistribuite nell'incorporanda ARIA, coerentemente al ruolo di provenienza e di competenza specifica come, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le 16 risorse dedicate alle piattaforme di e-procurement che sono state allocate nella Direzione Centrale ICT di ARIA".   "La sommatoria delle strutture di staff delle due società incorporate era pari a 86 risorse, al 30 giugno 2019. Per effetto di riallocazione e turn over - conclude la Nota - il numero delle risorse in staff è diminuito di 27 unità, per un totale complessivo in ARIA, al 1° luglio 2019, di 59 risorse nelle aree di staff. ARIA ritiene pertanto che non si possa assolutamente parlare di sbilanciamento nel modello organizzativo".








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