Milano

Corteo pro Palestina nel Giorno della memoria. Sala: decide il Prefetto

Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, aveva chiesto di vietare il corteo in quanto Giorno della Memoria

Corteo pro Palestina nel  Giorno della memoria

Sull'autorizzare o meno il corteo pro Palestina sabato 27 gennaio, "lascio al prefetto la decisione. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine dell'apertura dei lavori del Forum del Welfare, in corso a Milano, in merito alla richiesta di Walker Meghnagi, presidente della Comunita' ebraica di Milano, di vietare il corteo in quanto Giorno della Memoria.

Corteo pro Palestina,  Beppe Sala: decide il Prefetto

"Non e' semplice perche' i cortei possono non essere autorizzati per ragioni di forza maggiore e di sicurezza, non e' semplicissimo, ma lascio ovviamente la decisione al prefetto", ha concluso il sindaco di Milano. "Il clima di questi giorni, l’aggressione del terrorismo fondamentalista di Hamas del 7 ottobre nei confronti del popolo d’Israele, le tensioni che si sono verificate a Vicenza, rendono veramente temeraria e provocatoria una manifestazione che si potrebbe indire, purchè rispetti tutti i canoni previsti dalla legge, in qualsiasi altro giorno. Ma tenerla il 27 gennaio assume il sapore di una sfida che potremmo definire chiaramente antisemita e oltraggiosa di una ricorrenza dedicata alla memoria della Shoah”. Così anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. 

Piantedosi: possibile rinvio cortei pro Palestina

"La liberta' di manifestazione del pensiero ha una sacralita' intrinseca, e puo' essere compressa o limitata solo per motivi di ordine pubblico. Ci sono delle valutazioni in corso". Nella conferenza stampa seguita al Cdm di Palazzo Chigi il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, risponde cosi' a una domanda sulle manifestazioni pro Palestinaprogrammate in coincidenza del Giorno della Memoria. "Alcune di queste manifestazioni - ha spiegato il titolare del Viminale - per motivazioni anche estranee agli intenti degli organizzatori potrebbero avere un'evoluzione lesiva di valori sanciti da leggi dello Stato, come in questo caso la commemorazione della Shoah. Confido nelle autorita' di pubblica sicurezza, in primis di Roma e Milano, che stanno incontrando i promotori per sollecitare se possibile lo spostamento da parte loro in altra data, e questo non per negare la liberta' di manifestare ma per renderla compatibile con quei valori. Laddove questo non dovesse succedere per autonoma volonta' degli organizzatori faremo le nostre valutazioni a seconda degli scenari che si presentano e adotteremo i provvedimenti di conseguenza". 







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