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Coronavirus, ecco chi ha aiutato: Cina, Russia, Stati Uniti: tutti i donatori

di Amelia Cartia per Affaritaliani.it Milano

Centosette medici e militari venuti dalla Russia, 450 medici e infermieri inviati dalla Croce Rossa cinese: ecco chi ci sta aiutando nella pandemia

Coronavirus, ecco chi ci ha aiutato: Cina, Russia, Stati Uniti: tutti i donatori

Centosette medici e militari venuti dalla Russia, e quattrocentocinquanta medici e infermieri inviati dalla Croce Rossa cinese. L’emergenza covid-19 ha svuotato Milano e la Lombardia dal solito viavai, attirando al contempo il supporto di molti Paesi stranieri. Ai primi posti, in termini numerici, c’è l’Oriente: appunto il contingente russo e il contributo - materiale e umano - fornito dalla Cina, che ha inviato, oltre al personale, anche ventilatori, tute e indumenti protettive, e circa 300.000 mascherine, cui si aggiungono le altre 300.000 fornite dalla comunità cinese di Milano.

Hanno risposto all’appello anche Cuba, con cinquantadue medici e infermieri, Norvegia, con ventuno operatori sanitari, Albania, con trenta medici, Polonia, con quindici medici e infermieri volontari, Romania, con 15 tra medici e infermieri, Ucraina, e ancora la Cina, con dodici medici dallo Zhejiang e altri cinquanta dalle associazioni mediche. Sempre dalla Cina, le ben note sette tonnellate di materiale sanitario.

In termini materiali il supporto più consistente è venuto proprio dalla Cina, seguita da Stati Uniti e Israele, che hanno fornito 27.000 scudi facciali e materiale ospedaliero. Sono poi arrivati 10.000 camici dalla Repubblica Ceca, 10.000 mascherine dalla Corea del Sud, soluzione idroalcolica dalla Svizzera e macchinari disinfettanti dall’Australia, che si aggiungono alle 500.000 mascherine e ai 2.000 flaconi di disinfettanti forniti dal nostro Paese. Oltre a questo, indispensabili i 30 ventilatori polmonari inviati dalla Russia, e i 20 dalla Cina.

A gestire gli accordi e ricevere gran parte del materiale a Malpensa è stato Alan Rizzi, sottosegretario con delega ai rapporti con le delegazioni internazionali di Regione Lombardia.“In momenti come questi - ha dichiarato Rizzi - si comprende bene quando una Regione ha avuto o meno visione. La scelta del Presidente Fontana di creare un Sottosegretariato per i Rapporti con le delegazioni internazionali è stata una straordinaria scommessa che ha favorito e alimentato rapporti storici e ne ha costruiti di nuovi, proiettando Regione Lombardia in un ruolo sempre più protagonista nello scacchiere internazionale. È per me uno straordinario onore rappresentare nel mondo la Lombardia ed è umanamente commuovente la sincera solidarietà che stiamo ricevendo.

Sono quotidianamente in contatto con il Corpo Consolare lombardo, che ha fatto un lavoro straordinario per veicolare i nostri appelli nei rispettivi paesi. Siamo convinti che la ripartenza abbia bisogno di più condivisione a livello europeo e internazionale. Per questo ieri ho presieduto un video incontro con i rappresentanti istituzionali delle quattro regioni più industrializzate d’Europa aderenti all’Associazione Quattro Motori. Per coordinare le risposte non solo per far fronte all’emergenza, ma anche per il rilancio economico”.








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