Milano

Covid, Filippo La Mantia chiude il suo ristorante di Milano

Il lockdown e le spese troppo alte, La Mantia chiude il suo ristorante

Covid, Filippo La Mantia chiude il suo ristorante di Milano

Dopo la pandemia, i costi del locale  sono diventati insostenibili e così il cuoco palermitano si è dovuto arrendere alla crisi. Filippo La Mantia ha deciso, chiuderà il suo ristorante di piazza Risorgimento. Il 31 dicembre sarà l'ultimo giorno di apertura: "Non ho mai fatto la serata del Capodanno. Mi sembra perciò un bel modo per chiudere l’esperienza".  Lo chef ha dato l'annuncio durante In Onda su La7.

"Da quando abbiamo riaperto il locale a maggio - ha raccontato La Mantia -  sono venute tantissime persone a mangiare. All’inizio mi occupavo io di fare l’asporto. Tutto sembrava procedere bene. Però tutte le attività collaterali del ristorante non sono più ripartite. Cene private, cene aziendali, il brunch del sabato e della domenica, le consulenze. Ho dovuto interrompere anche le collaborazioni con Brera e la Fondazione Cini a Venezia. Tutte attività che aiutano il benessere di un ristorante così impegnativo. Del resto, lo sappiamo tutti, i grandi ristoranti da soli non si mantengono: servono eventi, consulenze. Il mio locale è grande 1.800 metri quadrati, è molto impegnativo. Fino a febbraio scorso facevo circa 80 eventi l’anno. Ora zero. E pochissimo ripartirà. A 60 anni, perciò, bisogna essere obiettivi e razionali: sono solo, non ho soci e ho 30 persone che lavorano con me. Mi sono fatto i conti in tasca. Così non si può più andare avanti. Rischio il fallimento"








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