Milano

Covid, Fondazione The Bridge: "Governo lontano dalle necessità della sanità"

Covid, Rosaria Iardino (The Bridge): "Dal Governo mancanza di senso di realtà". Anche Fabrizio Sala a Direzione Nord - What comes next: Innovazione sarà volano

Covid, Fondazione The Bridge: "Governo lontano dalle necessità della sanità"

"Al Ministro Speranza e al Commissario Arcuri diciamo che servono maggiori certezze sui vaccini, non baracconate comunicative quantomeno inopportune in una fase storica così drammatica. Al Ministro e al Commissario diciamo anche che le già poche risorse destinate alla Sanità dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza servono per migliorare il nostro sistema sanitario, adeguare le strutture ospedaliere, rafforzare il personale medico e gli operatori sanitari, non per costruire fantomatici gazebo a forma di primula totalmente lontani dalla realtà e dalle necessità attuali".

Lo afferma Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, che aggiunge: "Mentre gli altri Paesi europei sono già pronti per affrontare la più colossale campagna di vaccinazione della storia recente, in Italia non sappiamo ancora se partiremo il 6 gennaio come dice Speranza o il 21 come afferma Arcuri, non conosciamo la reale efficacia del vaccino sugli anziani e se dunque saranno i primi ad accedervi. E non si comprende neppure dove il governo pensa di trovare 3.000 medici e 12.000 infermieri con un bando ad hoc, quando siamo già storicamente vittime di una fortissima carenza di personale sanitario nei nostri reparti ospedalieri".

"La posta in gioco non è una campagna di bellezza, buona per spostare l'attenzione degli italiani dal vero problema di questo momento, non è un premio al miglior storytelling: le primule a cui pensa il governo rischiamo di non vederle nascere a causa del lungo inverno al quale ci condanna l'inadeguatezza e la mancanza di senso di realtà, di concretezza e di pragmaticità di chi si trova a gestire questa emergenza", conclude Iardino.

"Prendersi cura ai tempi della pandemia": l'incontro a Direzione Nord - What comes next

Giornata intensa quella organizzata al Palazzo delle Stelline in occasione della decima edizione di Direzione Nord -“What comes next”-, ideatao da Esclusiva Srl, Inrete Srl, organizzato dall’Associazione Amici delle Stelline e da Fondazione The Bridge.

“Messaggi d’amore. Il prendersi cura ai tempi della pandemia” è stato il tema conclusivo dell’iniziativa alla quale hanno preso parte  Brunello Brunetto, Presidente Commissione Salute Regione Liguria;  Sara Zambaia, Componente Commissione Salute Regione Piemonte; Giulio Semeraro, Head of Regional Market Access Amgen; Fiorenzo Corti, FIMMG Lombardia; Nicola Panzeri, Regulatory Affairs Lead Roche;  Fabrizio Sala, Vice Presidente Regione Lombardia; Silvia De Dominicis, Presidente e Amministratore Delegato Johnson & Johnson Medical Italia;  Rosaria Iardino, Presidente Fondazione The Bridge;  Vito Ladisa, Direttore della Farmacia Ospedaliera di INT di Milano; Fabrizio Ballantini, Managing Director Otsuka.

“La criticità in riferimento al Covid- ha spiegato Brunetto- è dovuta al fatto che sono arrivati più pazienti del previsto negli ospedali e quindi si sono aggravati, è necessario evitare ricoveri inopportuni curando maggiormente le persone a casa”.

“Non ci si ammala e non si muore solo di Covid19- ha detto Zambaia- . E la Regione Piemonte ha sempre garantito una cura a quelli che sono stati considerati i ‘pazienti dimenticati’, i cosiddetti no covid, ovvero con altre patologie come i pazienti oncologici o cronici. Sono state sospese tutte le cure che sono state considerate procrastinabili durante il periodo peggiore della pandemia”.

Fabrizio Sala: "L'innovazione sarà il volano"

“L’innovazione sarà il volano- ha concluso Sala-. Dobbiamo immaginare gli operatori che lottano come dei combattenti con dei pesi alle caviglie. L’innovazione sarà non solo scientifica, ma anche sociale. La ricerca risente molto dell’innovazione. Ricerca e trasferimento tecnologico creano un volano economico che si traduce concretamente in competitività del territorio, nuovi posti di lavoro e opportunità per i giovani. L’ecosistema lombardo della formazione terziaria può contare su ben 14 Università, 23 Istituzioni dell’alta formazione artistica e musicale (AFAM) e 6 Scuole Superiori per Mediatori Linguistici. Il nostro Piano strategico triennale per la Ricerca e Innovazione mobilitava inizialmente risorse, tra pubblico e privato, per 750 milioni di euro. Ad oggi abbiamo superato il miliardo di euro”.

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