Milano

Covid, Fontana: "Lombardia imputata? Strumentalizzazioni politiche"

Il governatore lombardo Fontana ripercorre un anno di pandemia: "Primi a essere investiti da uno tsunami imprevisto. Investiti 4 miliardi per la ripresa

Covid, Fontana: "Lombardia sul banco degli imputati? Strumentalizzazioni politiche"

"Hanno voluto mettere sul banco degli imputati la Lombardia strumentalmente per valutazioni di carattere esclusivamente politico. Ma io sono sereno. Sono convinto che la storia dimostrera' come si sono svolti veramente i fatti. Noi siamo stati i primi ad affrontare un virus di cui nessuno sapeva niente e che anzi all'inizio veniva curato con delle terapie non del tutto corrette, che poi sono state modificate strada facendo, anche grazie a un medico bresciano che ha deciso di fare un'autopsia" nonostante fosse vietato. Così il governatore lombardo Attilio Fontana ha ricostruito ieri sera, ospite a Tg2 Post, gli ultimi dodici mesi di emergenza Covid in Lombardia e le sue conseguenze sul piano sanitario, economico, sociale, politico.  Ed anche giudiziario. Così Fontana sulle inchieste in corso sul suo conto: "So quello che ho fatto. Sono sicuro che la verita' potra' essere accertata. Ho fiducia nei magistrati che stanno indagando. E sono, come dal primo momento, a disposizione per ogni tipo di chiarimento e di collaborazione. So che i miei avvocati stanno proprio discutendo in questo senso".

E sulla eccezionalità della situazione in Lombardia: "Il caso Lombardia è stato determinato solo dal fatto che siamo stati i primi ad essere investiti da uno tsunami imprevisto, di cui nessuno ci aveva avvisato". "Noi venimmo accusati di essere razzisti quando chiedemmo che i ragazzi che tornavano dal Capodanno cinese venissero controllati prima di rientrare in classe. Nessuno ci allertò, non avevamo nemmeno elementi essenziali come le mascherine e i dispositivi medico-chirurgici".

Sulla situazione attuale, con le prime prospettive di riapertura: "Questa settimana abbiamo avuto un incontro al governo, abbiamo chiesto se fosse possibile anticipare, rispetto al 30 aprile, una parziale riapertura al 26 aprile. Mi sembra che il governo sia andato in quella direzione, ha messo al centro la gradualità e il buonsenso. Non si puo' prescindere da queste due considerazioni: certe categorie economiche erano arrivate alla disperazione, credo sia stata la scelta giusta". E sull'impegno della sua Regione: "Noi abbiamo posto l'economia al primo punto nella lotta al virus. I numeri economici nella nostra regione sono discreti, sicuramente migliori di quanto si potesse temere. Abbiamo fatto una serie di iniziative investendo risorse importanti, 4 miliardi in opere pubbliche e investimenti. Abbiamo cercato di essere vicini a tutte le categorie che stavano soffrendo con i ristori".

Un pensiero infine sull'andamento della campagna vaccinale: "Sta andando bene. Abbiamo avuto delle difficoltà all'inizio, nella fase della prenotazione, determinate da una piattaforma che aveva delle difficoltà; adesso siamo ripartiti, ad oggi abbiamo inoculato 2 milioni 270 mila dosi, abbiamo coperto alcune categorie che sono assolutamente a rischio, come tutti gli ospiti delle rsa e il popolo della sanità, gli over 80, che sono finiti, stiamo concludendo gli allettati". "Da lunedì apriremo le prenotazioni per la fascia dai 65 ai 70 anni. Finalmente potrò andare anch'io a fare il mio vaccino. E lunedì sarò uno dei primi".







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