Milano
Covid, Fontana e Moratti non riferiscono in consiglio regionale
Vaccinazioni Covid e disservizi, Fontana e Moratti non riferiscono in consiglio regionale. Pizzul (Pd): "Segno evidente di difficoltà"
Covid, Fontana e Moratti non riferiscono in consiglio regionale
"Fontana e Moratti avrebbero avuto il dovere di riferire all'Aula dopo la mole di disservizi del sistema di prenotazione dei vaccini e la conseguente defenestrazione del cda della controllata Aria Spa. Fontana, all'inizio del suo mandato, aveva detto che si sarebbe sempre reso disponibile a riferire al Consiglio e cosi' aveva garantito anche Moratti, ma oggi, di fronte a responsabilita' pesanti, si sono detti non disponibili". A dirlo e' il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul. "E' un segno di evidente difficolta' della giunta Fontana, sempre piu' arroccata e sempre meno disponibile al confronto. Fontana dice che verra' dopo Pasqua e la prima seduta utile e' tra due settimane: voglio sperare che per allora buona parte dei problemi per le vaccinazioni saranno superati, anche se un anno di esperienza della pandemia in Lombardia non lascia ben sperare", ha concluso Pizzul.
De Rosa (M5S): "Fontana e Moratti fuggono al confronto"
“Appaiono, durante le conferenze stampa, e scompaiono, di fronte all’Aula e che rappresenta i cittadini. Attilio Fontana e Letizia Moratti oggi hanno preferito non presentarsi in Consiglio Regionale. La settimana scorsa le opposizioni avevano chiesto che i vertici della Giunta riferissero al Consiglio in merito ai ripetuti errori e al susseguirsi di disagi del loro piano vaccinale. Sette giorni fa la richiesta è stata negata. Oggi Moratti e Fontana han preferito fuggire dal confronto". così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Massimo De Rosa. "Nemmeno oggi hanno avuto la correttezza di informare il Consiglio Regionale, che ricordiamo rappresenta i cittadini della Lombardia, sugli sviluppi del piano vaccinale. Ormai lo schema è chiaro rinviare ogni discussione, finché tutto non sarà lasciato alle spalle. È inaccettabile. Vogliamo risposte ora”, conclude De Rosa.
De Rosa ha anche commentato la mancata discussione della mozione urgente dei Cinque Stelle in merito ai problemi del piano vaccinale: "Il centrodestra ha deciso di non affrontare e risolvere in Consiglio regionale i problemi del piano vaccinale Covid 19 in Lombardia esposti in una mozione urgente del M5S. La mozione, che i capigruppo di Maggioranza hanno ritenuto di non discutere, chiedeva alla regione di individuare 'una personalità di fiducia ovvero un team di esperti a cui direttamente demandare la pianificazione e la realizzazione della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2 nella Regione Lombardia, sino al termine della stessa e a revocare la delega agli Enti Strumentali e Società partecipate all’Assessore Davide Carlo Caparini'.
De Rosa aggiunge: "Il principio è molto semplice: fin qui la Lombardia ha ostacolato in tutti i modi il piano vaccini che doveva essere rapido e senza errori. È ora di fare le pulizie di Pasqua e per farlo è necessario commissariare le attività di programmazione della vaccinazione. Mentre alcune regioni stanno già vaccinando i settantenni, qui siamo ancora fermi agli ottantenni. Evidentemente nel centrodestra lombardo sono così fieri dei loro risultati pietosi. Respingere, con una decisione al limite del regolamento del Consiglio, è vergognoso. Questo atteggiamento penalizza la Lombardia e non aiuta a ridurre una curva pandemica fuori controllo e di cui è assoluto responsabile questo centrodestra”.