Milano
Covid hotel: a Milano, Bergamo e Lodi strutture per quarantene
Aumentano i contagi e cresce il numero delle strutture dove poter trascorrere la quarantena a Milano, ma non solo
Covid hotel: a Milano, Bergamo e Lodi strutture per quarantene
Aumenta in modo esponenziale la curva dei contagi e riparte la ricerca di posti letto per le quarantene e gli isolamenti di pazienti positivi dimessi dagli ospedali, a Milano e in tutta la Lombardia. In citta' e' l'hotel Astoria, tre stelle in viale Murillo, a ricevere il testimone dall'hotel Michelangelo, che fu il primo Covid hotel nel periodo clou dell'emergenza, e tra marzo e giugno ospito' 511 persone. Dal primo novembre dunque, e' l'Astoria, che ha partecipato al bando dell'Ats Milano, a essersi trasformato in un Covid hotel mettendo a disposizione 70 camere per accogliere malati che non necessitano di ricovero, ma di un luogo in cui stare in isolamento per non contagiare familiari o comunque altre persone. Gli ospiti, in prevalenza italiani, hanno seguito un iter sanitario, attraverso il medico di base o il pronto soccorso, per l'assegnazione di una camera. Altre 70 camere doppie e 17 appartamenti per piccoli nuclei familiari, sono stati messi a disposizione da una struttura che finalmente verra' utilizzata: e' una Rsa nuova e mai partita, si chiama residenza Adriano e si trova all'estrema periferia a nordest. Anche fuori Milano si cercano e individuano soluzioni per 'case temporanee' per alleggerire le corsie degli ospedali e aiutare chi non puo' isolarsi presso la propria abitazione. L'Alpa Hotel di via Nazioni Unite, nella zona artigianale di Lodi Vecchio, con le sue 25 camere a disponibili, si prepara ad accogliere i primi utenti Covid-positivi, paucisintomatici o asintomatici. Nella citta' che fu simbolo dell'epidemia nella scorsa primavera, Bergamo, dal 3 novembre e' operativo l'Hotel Antico Borgo La Muratella di Cologno al Serio, con una disponibilita' di 64 posti, dedicati all'accoglienza di persone positive al Covid che hanno bisogno di effettuare l'isolamento domiciliare al di fuori del proprio domicilio.
Il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi ha spiegato: "Potranno essere inseriti in questo genere di struttura soggetti positivi al Covid-19, autosufficienti, non allettati, in grado di utilizzare autonomamente i servizi igienici, che non necessitano di cure mediche che non siano l'assunzione di farmaci in via autonoma, asintomatici o paucisintomatici, che non possono trascorrere il periodo di isolamento domiciliare presso il loro abituale domicilio per non idoneita' dell'alloggio". Ci si attrezza anche nell'altra citta' che fu duramente colpita dalla pandemia nella prima ondata, Brescia. La Regione ha dato il via libera al "Piano operativo di potenziamento dell'assistenza nella rete territoriale" dell'Ats. Si tratta di 4 progetti riguardanti i centri per l'isolamento, individuati in complessi alberghieri destinati a persone asintomatiche autonome, che non hanno condizioni abitative idonee o vivono in comunita', per le quali e' necessario un presidio di sorveglianza sanitaria di base. In questi giorni si stanno firmando le convenzioni per 5 appartamenti indipendenti a Casa Bonotto di Desenzano e per 52 posti letto, suddivisi tra due hotel della citta'. Un po' indietro nella riconversione degli alberghi a Varese, dove si e' ancora nella fase della richiesta di 'manifestazione di interesse' da parte delle strutture. A quanto si apprende hanno risposto all'appello di Ats Insubria per individuare strutture per le quarantene, l'Ibis Hotel e il Crystal, rispettivamente con 73 e 43 camere, ma ancora non ci sono dettagli per capire come si procedera'. Sulla stessa scia anche l'Ats di Pavia che ha emanato un bando, appena scaduto, per invitare "a presentare manifestazioni di interesse per destinare strutture alberghiere ad ospitare pazienti Covid-19 positivi dimessi da strutture ospedaliere o provenienti dal territorio con bisogni di protezione sociale".