Milano

Covid, i pm trovano le falle del piano pandemico ad Alzano

Ieri perquisizioni delle Fiamme gialle. Secondo i pm dopo i primi casi di positività da Covid ad Alzano non sarebbero state adottate le misure necessarie

Covid, i pm trovano le falle del piano pandemico ad Alzano

I pm di Bergamo vogliono vederci chiaro sulle misure adottate all'ospedale di Alzano lombardo dal 23 febbraio, giorno in cui si registrarono i primi casi di positività al Covid. Ieri, gli uomini delle Fiamme gialle hanno raccolto documenti nella sede dell'Assessorato al welfare della Regione Lombardia, in alcuni uffici del ministero della Salute e presso la Ats di Bergamo e la Asst di Bergamo est. Le acquisizioni di documenti e atti relativi al piano pandemico rientrano nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bergamo per recuperare tutta la documentazione dal 2006 a oggi sul piano pandemico. In serata sono emersi alcuni dei punti più controversi.

Secondo i pm è falso che ad Alzano "non appena avuto il sospetto e la successiva certezza della positività al tampone sono state immediatamente adottate le misure previste", come invece attestato da Roberto Cosentina ex direttore sanitario presso ASST Bergamo Est nella nota del 28 febbraio indirizzata ad Ats Bergamo. Lo riporta Adnkronos. "Circostanza -scrivono i pm- rivelatasi falsa stante l'incompleta sanificazione del Ps e dei reparti del presidio ospedaliero lombardo". E non sarebbe vero in particolare che dal 23 febbraio sono stati fatti tamponi a tutti, pazienti con sintomi e pazienti senza sintomi, a operatori e a tutto il personale. I pm non credono nemmeno che dal 23 febbraio il pronto soccorso abbia adottato un percorso d'accesso separato per i pazienti sospetti Covid.  Le ipotesi di reato sono falso ed epidemia colposa.







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